username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

la prima volta

Ero oramai fidanzato da quasi un anno, ma oltre ad alcuni piccoli baci non vi era stato nulla di più tra noi ed anche se qualche volta insistevo lei era irremovibile.
Quando un giorno le chiesi se veniva con me a fare una gita in campagna, lei accettò con piacere e così una domenica mattina si partì per quella gita.
Il posto si trovava nei pressi di una cascina, dove un contadino serviva a chi desiderava mangiare, qualche panino con il salame.
Non sò se la cosa fosse dovuta al salame troppo salato o altro, ma il fresco e buon vinello che ci portava si beveva che era un piacere.
Terminato il pranzo abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo un ruscello che vi era nelle vicinanze. Dopo alcuni minuti con la scusa di essere oramai stanco di camminare, posai la piccola coperta che avevamo con noi all'ombra di un grande albero e subito dopo mi sdraiai.
Lei si mise vicino ed in silenzio guardavamo le bellezze che la natura aveva creato in quel posto.
Io un po titubante mi azzardai a posarle una mano sul suo seno, certo che lei avrebbe respinto quell'audace carezza, ma non fu cosi, lei rimase immobile senza dire nulla.
Visto che lei sembrava le facesse piacere azzardai e cominciai a slacciarle due bottoni della camicetta lasciando cosi intravvedere parte del magnifico seno.
Con la mano accarezzavo la morbida pelle, mentre lei portò la sua mano sulla mia seguendo ogni mio movimento.
La guardai sperando in un suo coinvolgimento ma lei oltre a muovere la mano rimaneva impassibile.
Mi preparai così a darle un bacio sulla piccola sporgenza che vi era all'estremità di quel gonfiore.
Mentre le mie labbra si posavano sul suo capezzolo lei cominciò a muovere il suo corpo in un modo meraviglioso mi sembrava un'anguilla, non riusciva a rimanere ferma. Fu in quel momento che la mia mano cominciò a scendere verso il suo basso ventre, con un piccolo sforzo penetrò nella sua gonna avanzando sempre più verso le sue mutandine fino a carpire la piccola peluria che sentivo tra le dita.
Quando improvvisamente lei si allontanò, dovetti ricredermi e rassegnarmi, certamente lei rinunciava a quel fantastico gioco.
La mia meraviglia fu grande quando io oramai deluso la vidi avvicinarsi nuovamente a me e allargando le gambe si portò su di me, mostrandomi le sue parti intime coperte soltanto da una sottile linea di stoffa.
In quella posizione lei certamente si aspettava qualcosa da me.
La mia mano si sollevò lentamente e con grande delicatezza passò una due tre volte sulle sue parti intime creando in lei una grande sensazione di piacere.
Il suo viso raggiunto in quel momento da un raggio di sole che spuntava tra i rami del maestoso albero che ci sovrastava, era talmente radioso che sprigionava enorme sensualità, mentre dalla bocca le uscivano strani sospiri, che sembravano dirmi 'continua continua per piacere.'
Cosa a cui io acconsentivo con immenso piacere. Lei seguiva il movimento della mia mano con un leggero dondolio delle gambe e dopo secondi interminabili si distese acanto a me, le nostre labbra si cercarono e mentre la mia lingua spingeva per entrare in quella sua splendida bocca sentivo la sua mano cercare ardentemente di forzare i miei pantaloni per cercare di raggiungere quel gonfiore che lei certamente sentiva provenire dal mio basso ventre.

12

0
0 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

0 commenti:


Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0