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Si sa...

Si sa che le foglie cadono, alla fine, succede sempre, ma loro non hanno idea che sarà la terra a contenerle alla fine, e non la guardano neanche, guardano solo il cielo per giorni e notti, per mesi, per una stagione intera. Ferme sui loro rami seguono con lo sguardo le nuvole in corsa, le vedono dilatarsi per poi frantumarsi e svanire o saldarsi tra loro componendosi in pensieri abbandonati chissà da chi e riciclati da sguardi distratti.
È il vento che le muove le nuvole, che le modella e ne fa quello che vuole, e siccome è il vento che muove anche loro e le fa fremere e agitare sotto la sua spinta adesso che sono attaccate al ramo, le foglie credono che una volta libere da quel legno anche loro verranno trascinate via. E si figurano un futuro come il cielo: di respiro azzurro e di rogo rosso, di frenesia e di calma, di voli e di cadute, di pace e inferno, collera e pietà.
Ma si sa che le foglie cadono, alla fine, succede sempre, e a staccarle dal ramo non è il cielo ma è la terra ed è la terra che le raccoglie e le pretende e non il cielo, e niente azzurro niente rosso nessuna frenesia e nessun volo, solo terra arida che le prosciuga e le blocca in forme aspre e ruvide o terra bagnata che le rende molli, le scioglie e le inghiotte lentamente. Però qualcuna cade nel momento giusto, cade quando il vento soffia e allora per pochi istanti è una passeggera del vento ed ha il suo interminabile attimo di cielo prima di diventare terra.

 

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6 commenti:

  • Dino Borcas il 13/05/2010 08:01
    mi piace il tuo stile,
    avrei letto altri tuoi scritti,
    farò una ricerca con google...
  • Anonimo il 11/06/2009 15:22
    Questa è una poesia in prosa. Mi piacciono i tuoi racconti, sono molto equilibrati, sia dal punto di vista dei temi che nel modo in cui sono scritti. Sì,"equilibrati" è un termine abbastanza indefinito, però mi sembra quello che li può descrivere meglio.
  • ariele a. il 26/09/2008 19:37
    grazie Antonello per questo sguardo così attento (... e per nulla pungente) su questo breve volo/caduta di una foglia un po' illusa, ma chi a volte non vuole esserlo?!... almeno a piccole dosi non nocive. grazie, ciao!
  • Antonello Gualano il 26/09/2008 10:15
    Ho trovato questo breve racconto intensamente originale. La sapiente stesura dell'autrice, caratterizzata da una serrata punteggiatura, coinvolge il lettore fino ad una sorta di 'immedesimazione' nella foglia protagonista suo malgrado del testo. Poche righe che danno vita a riflessioni sulla caducità della vita, sull'essere in balìa di eventi da altri ingenerati, sulla capacità di assaporare ogni singolo momento della propria esistenza, sulla speranza di vivere quell' "interminabile attimo di cielo" che, in fondo, ognuno di noi vorrebbe assaporare. Molto poetico.
  • ariele a. il 21/08/2008 20:17
    ... no, non parlavo della vita in genere, (anche se in quel caso il seme indigesto nella c... sarebbe un'ottima immagine), ma di come a volte la vita ruota intorno a delle illusioni che ci si costruisce per renderla più ... vivibile, ma che in realtà ce la fanno buttare via,... che vita è quella di chi non ha consapevolezza di se stesso? ... insomma se sei una foglia vivi da foglia, secondo la tua funzione (come dici tu) e goditi il tuo colore, le venature, i passi degli insetti che ti camminano sopra e sotto e se vuoi guardare le nuvole fallo ma perchè sono belle. ciao!