E vorrei rimanere sola ad ascoltare il silenzio. Vorrei ascoltare il suono di tutto ciò che ha da dirmi. Voglio sentire la sua voce che mi entra nelle orecchie, che mi canta ciò che succede nel mondo, che mi porta il profumo di tutta quella gente che non conosco.
E vorrei rimanere da sola, perché il mondo mi circonda e mi soffoca.
E vorrei rimanere in silenzio, perché tutta questa gente fa troppo rumore e non mi fa ascoltare il vento.
E vorrei rimanere in mezzo alla gente, perché ho paura del silenzio. Nel silenzio si ascoltano i propri pensieri, e le mie paura adesso sono troppo grandi, troppo forti, troppo precoci per essere udite. Le mie paura hanno anche paura di esistere, si spaventano della loro ombra, inorridendo di fronte al loro riflesso.
Se la solitudine poi non mi lasciasse da sola forse ascolterei il vento. Ma sapere di non poterlo raccontare a nessuno è un’idea che mi rende pazza. Pazza perché non riesco a concepirla, ad accettarla, perché ho bisogno di un qualcosa, di un qualcuno che non conosco e che tuttavia so che mi appartiene.
Se il mondo mi facesse compagnia forse eviterei di ascoltare il vento per poi sentirmi più sola di prima.
Sono un’ombra solitaria e anarchica.
Sono un’ombra.
Un’ombra solitaria e anarchica che per poter vivere aspetta il funerale del sole.