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Il tarlo

Volevo dirtelo ma non me ne hai dato il tempo.
Era da un po’ che m’ero accorto dello strappo che non credevo irreparabile; addirittura pensavo ormai di essermi abituato a quella sensazione scomoda di libertà di cui godeva una pur piccola parte di me.
Ma mi faceva male!
Quando andavo a lavorare, al mattino, neppure m’accorgevo…non ricordavo, ma con il passare delle ore lo sguardo garbato dei colleghi sul mio passo cauto e lento e la loro silenziosa commiserazione nel vedermi cosi sofferente, mi facevano capire… e senza parlare ho sempre abbassato lo sguardo, fatto spallucce per poi sparire.
Ma credimi non poteva andare avanti cosi: il dolore che provo è sempre più forte! Per strada anche senza pensarci, nell’inconscio più remoto, come un tarlo, fuoriesce dal buco che lui stesso ha scavato e mi tortura: all’improvviso mi sento stringere, come in un cappio, e il sangue a momenti si ferma; poco dopo sento aumentare le pulsazioni che diventano sempre più violente: no! Non ce la faccio più!
L’altro giorno ero a casa: sandali e vestaglia da camera! All’improvviso è arrivato Lorenzo con sua moglie: mi hanno osservato dalla testa ai piedi e hanno visto le mie condizioni ma con la discrezione di cui solo loro sono capaci mi hanno distratto portando la loro e mia attenzione sul vaso cinese (orrendo! come dici tu) che ti ho regalato a Natale.
Tutti eravamo imbarazzati e io più degli altri!

Ma tu: dove sei tu in quei momenti? Perché non hai mai provato a rimediare, a ricucire: tu puoi farlo… tua madre l’avrebbe fatto!
Lo so: adesso sarebbe solo metterci una toppa. Ma a questo punto…tanto vale provarci. Anche solo tre settimane fa sarebbe bastato riprendere il filo per riannodare i nodi. Ma ora…
Io mi sto difendendo con le unghie: cerco di uscire il meno possibile ma spesso non ce la faccio: è difficile.
Spesso ho i crampi e per la rabbia me la prendo con il primo cinese che passa: SONO LORO CHE FABBRICANO CALZE CHE FACILMENTE SI BUCANO IN PUNTA! SONO LORO LA CAUSA DI COSI’ TANTE SOFFERENZE! SONO LORO CHE ATTENTANO ALL’INCOLUMITA’ FISICA DEI PATITI DEL “PEDALINO”…
Una volta bucate però, una brava moglie le calze DOVREBBE SAPERLE RAMMENDARE!!!!

 

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3 commenti:

  • Simona Flamenca il 10/10/2008 21:55
    Oddioooooo! fortissima!!! bravo davvero!

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