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Chiacchere

Anche quest’ anno è arrivato Natale.
-Lo odio questo periodo dell’anno.-
-Veramente? Come mai?-
-Non lo so. Avrò dei traumi infantili. Non riesco a capire tutto questo affanno a farsi regali inutili, a dirsi più buoni, a falsificare sorrisi su bocche ancora impegnate a masticare chili di cibo. Odio mangiare tanto, forse anche per questo…-
-Ti da fastidio il Natale perché si mangia tanto?-
-Non solo, sembrano tutti amici, ci si fa i regali, poi senti come parlano l’uno dell’altro, da dietro le spalle e ti vengono i brividi. È una festa di un’ipocrisia sconcertante.-
-Ai tuoi amici non fai regali?-
-Dipende.-
-Da cosa?-
-Da che tipo di accezione dai alla parola amici. Comunque ai miei due o tre amici quasi non faccio neanche gli auguri.-
-Perché?-
-Boh. Non che ci sia niente di studiato, non ci siamo mai fatti i regali: forse perchè siamo sempre stati studenti squattrinati, forse perché preferivamo berceli in compagnia che spenderli per qualcosa che poi in realtà non serve a nessuno. Magari gli auguri si, ma più come una formalità che come qualcosa che avesse un senso per noi. -
-Quindi ai tuoi amici non fai regali.-
-No. Hai miei amici più vecchi, quelli più fidati, quelli di cui farei fatica a fare a meno, non regalo niente. Sono gli altri il problema. Con sta storia dei regali, a comprare cinque o sei euro di regalo ad ognuno va a finire che butto 100 euro ogni Natale e alla fine dei conti non ho regalato niente a nessuno. Anche al mio cane, buonanima, che alla fine era un mio grande amico, non facevo regali.-
-Non vorrai paragonare l’amicizia con il cane all’amicizia con le persone?-
-Perché no?-
-Perché con il cane non avete nessuna affinità intellettuale, c’è solo una fedeltà reciproca e forse.-
-Senti io per proteggere il mio cane ho sfidato le fauci spalancate di cani che avrebbero potuto sbranarmi il braccio in due morsi, l’ho protetto con il mio corpo, ho sfidato altri ragazzi, perchè gli tiravano dei sassi. Ad essere sincero non so per quante persone farei lo stesso.-
-Devi comunque ammettere che il rapporto con il cane è inferiore ad un rapporto con una persona, non la definirei un’amicizia.-
-Perché?-
-Fondamentalmente perché non c’è quell’affinità intellettuale necessaria ad un’amicizia.-
-Sul fatto che non ci sia affinità intellettuale sono d’accordo, è evidente. Resta da capire se questa affinità intellettuale sia necessaria ad un rapporto di amicizia. Resta da definire cosa sia questa amicizia tanto chiacchierata.-
-Quindi? Che valore dai a questa parola?-

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4 commenti:

  • Ivan il 01/02/2009 17:11
    ... dovrei ripetermi. Sei proprio bravo.
  • Umberto Briacco il 07/01/2009 12:35
    Cari leggitori,
    per far pubblicare questo racconto ho dovuto omettere alcune parole, il racconto infatti mi è stato rifiutato tre volte. Le espressioni erano certamente gergali e probabilmente volgari (da volgo, popolo, quindi popolari, in inglese pop).
    Ho dovuto concludere con i tre putini sospensivi (cosa che mi è costata una fatica infinita) quel vaffanculo finale che avrei volentieri gridato in faccia al censore.
    Ho dovuto levare un paio di "che cazzo...?" interrogativi, e anche un "cristo", chiamiamolo così, esclamativo.
    Passi il "cristo" che è pur sempre una bestemmia, anche se il pubblico pudore inorridisce meno che di fronte ad accostamenti bestiari ma il resto della terminologia mi pare di uso comune, non usarla diventa una mancanza al realismoche si voleva ottenre.
    Comunque ho sentito bambini "asileschi" usare termini molto piu pesanti.
    Il fatto di venir censurato in questo modo bigotto mi divert'incazza e siccome negli ultimi tempi ho tempo da perdere mi divertiro ad agitare un po' le braci e vedere che succede.

    P. S. un bellissimo racconto umoristico sulla defecazione umana è stato appena censurato. Nonostante la scelta di epurare la terminologia il racconto è stato rifiutato.
  • Anonimo il 05/01/2009 20:59
    mmmhhh io credo che in definitiva il Natale sia gradito solo ai commercianti. Io odio il Natale perchè mi obbliga a scervellarmi per fare regali, che siano inconsueti, adatti alla persona, che non impegnino nel contraccambio per non offendere; è una fatica vera e propria perchè io regalerei il mondo a tutti, mi piace fare sapere che nel mio abbraccio c'è posto anche per Beppino, Mariuccia e Carolino. In ogni regalo ci deve essere l'espressione di particolare amicizia per quella persona in precisa.
    Ciò non toglie che sia un impegno non da poco, anche perchè fare regali da 5 euro non è semplice, ma si può fare, ve lo giuro.
    Per quanto riguarda il cane o altri animali (io ne ho sempre avuti compreso un barbagianni ), non credo che l'amicizia di un animale possa essere più importante di quella di un essere umano. Sicuramente è più semplice, non implica il misurare delle parole, dei sorrisi o delle formalità, che anche con un amico vanno usate.
    Un cane non si adombrerà se manchi un appuntamento o scordi il suo comleanno. Il fatto è prorio lì, l'animale di casa sarà amato ad oltranza, ma rimarrà sempre un sottoposto, nel senso che accetterà tutto.
    L'amico invece richiede un confronto a cui non si può sfuggire, che impegna a fondo, sarà quello che ti presta le sue ultime 1000 lire perchè ensa che ne abbia più bisogno tu di lui.
    Non so se mi sono spiegata, il cane può solo aplaudirti ma non sbatterti la porta in faccia quando te lo meriti, il raporto è quindi sbilanciato. R.

    (la tastiera ha deciso di non scrivere la lettera di ianoforte!?, sorry)
  • Anonimo il 05/01/2009 20:26
    Umberto, ogni volta che trovo un tuo scritto mi ci fiondo in picchiata! e anche questa volta non mi hai delusa. Bello il finale che contraddice tutto il discorso fatto in precedenza!! Per quanto mi riguarda, penso che l'amicizia sia il legame più bello che possa esserci tra le persone, quando è sincera ovviamente. Credo che un amico non si scelga, ma si trova... L'amicizia di un animale è quella più vera in assoluto, senza tornaconto e senza riserve.
    Io a Natale quest'anno ho fatto pochi regali... ma solo perchè avevo pochi soldi a disposizione !!! E poi ti dirò... anch'io odio il Natale...
    Ora ti saluto, stasera devo uscire, ma prima di farlo devo controllare la mia scopa... sai, precipitare sui tetti o cadere dentro qualche balcone non è poi così gradevole!!!
    un abbraccio katie

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