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perchè non sono islamico, cattolico, buddista,... comunista, fascista,... ecc.

Liquidare una civiltà con il concetto generico di “UGUAGLIANZA” è un palese omicidio.
Esiste un processo evolutivo anche nella Cultura dei Popoli.
Il progresso lo si misura nella civiltà del rispetto dell’essere umano in quanto individuo, anche a discapito delle idealità morbose ed assolutiste come le religioni sia teistiche che politiche.
Secondo la teoria dell’Entità, esistono organismi virtuali che usano l’umanità con il metodo del parassita.
Mettere un idea metafisica al di sopra della vita umana è un atto contronatura.
La fragilità della vita è il bene primario che rende l’essere umano, in quanto senziente, eroe consapevole della propria esistenza.
La civiltà più evoluta è quella che va verso questo valore, che obbliga gli uomini a responsabilità e diritto ordinati in una architettura armonica e limpida...
È necessario diffidare delle divinità iconoclaste, paternalistiche, supponenti, immanenti, ambigue e crudeli, in pratica di ogni religione.
È saggio diffidare delle ideologie assolute che rendono l’uomo “accessorio”.
Dare la giusta visibilità della bellezza e della evidenza del divino è un atto, questo si, relativo ed individuale.
Ogni uomo ha in se questa questa rivelazione.
In questo consiste il primato di una civiltà sull’altra ed è assolutamente deviante il relativismo generico che mette tutto sullo stesso piano.
Un valore ideale che ha bisogno di sangue quanto meno è sopetto.
Ricorda quei mostri da incubo che si cibano di corpi e pensieri.
La civiltà che rappresenta lo sviluppo di quella romana ancora viva e vitale, per aver evoluto fenomeni come l’Umanesimo, Il Rinascimento...
La Civiltà che ha sperimentato ogni orrore e ogni meraviglia, metabolizzandoli, ha il dovere di tenere ben alta la fiaccola che prevale sul buio.

 

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2 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 08/02/2009 17:57
    La bellezza del divino in Se... è un atto... assoluto e individuale... e porta se vissuto veramente... inevitabilmente al rispetto totale dell'Altro... come una parte di Se stessi...
    Pefettamente d'accordo con Te... Carlo...
    Come denunciava scherzosamente... con il suo stile unico... Gaber... ne ha uccisi più la cultura... che la bomba atomica...
    Namaste...
    V
  • Anonimo il 10/01/2009 10:00
    "La fragilità della vita è il bene primario che rende l’essere umano, in quanto senziente, eroe consapevole della propria esistenza"... concetto unico... il tutto espresso splendidamente... se ognuno sapesse di essere l'eroe di se stesso... bravò

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