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La lista

Il suono del mio cellulare si alzava dentro la mia piccola auto con insistenza. Mi fermai nella piazzola luminosa e vuota, erano le ventitre e stavo tornando a casa dopo due ore di yoga. Il numero che compariva sul mio cellulare non mi era noto, avrei potuto ignorare la chiamata, di solito lo faccio coi numeri sconosciuti, ma ormai mi ero fermata: “Si?! ” risposi. Dall’altra parte, una voce soffocata, prese il coraggio per chiedermi: “Sei tu Ale? L’amica di Giò? ” Continuai : “Si, posso esserti d’aiuto? Stai bene? ” La voce prese un po’ di tempo sospirando: “Scusami se ti disturbo, non sto molto bene, anzi sto malissimo. Sono Claudia, non so se Giò ti ha mai parlato di me, neanch’io so molto di te… Ho conosciuto Giò al mare due anni fa. Stavo attraversando un brutto periodo per via della separazione da mio marito, se n’è andato con un’altra. Dopo tale esperienza, il pensiero che un uomo potesse ancora avvicinarsi a me mi pareva impossibile. Il suo telo era steso accanto al mio. Era un uomo attraente, con lo sguardo chiaro e allo stesso tempo profondo. Giocò per tutto il giorno con i miei due bambini, quasi disinteressandosi a me, così come il giorno successivo, ma i nostri sguardi cominciarono ad incontrarsi. Alla fine della settimana eravamo già amici e pensai che fosse una benedizione poter trascorrere dei momenti così sereni, voglio dire, senza i soliti pensieri. Mi disse che era un uomo felicemente sposato, che amava profondamente la moglie dalla quale si era momentaneamente allontanato perché aveva scoperto che lei lo tradiva. Considerai quest’incontro un dono, uno spiraglio di sole nella mia squallida vita; dunque... non solo le donne venivano tradite! Ci separammo con la promessa di rivederci. Così accadde; mi parve ancora più bello a Milano, ma lo guardavo come si guarda qualcosa d’irraggiungibile… di sacro poiché, al di là di qualsiasi tradimento, lui continuava ad essere completamente innamorato di sua moglie! Cominciò a venire a cena da me ogni sabato e una sera, dopo qualche settimana, successe quello che mai mi sarei aspettata… gli cedetti.
A distanza di un anno, nel più vivo della mia nuova storia d’amore, mi si avvicina una donna, presentandosi gentilmente con un semplice -“ciao! ”- Comincia a sussurrarmi un lungo elenco di nomi femminili aggiungendo che lei sapeva tutto di me e di Giò. Mi guardava e sorrideva pregandomi di non aver paura e di ascoltarla, continuava a sorridere ed era serena, quando mi mette davanti agli occhi una lista chiedendomi se qualche nome tra quelli elencati fosse di mia conoscenza. Mi sentivo ubriaca. Non capivo cosa cercasse da me. I nomi mi erano ignoti! Una zingara? Voleva leggermi la mano? Mi dice invece che avevamo una cosa in comune: Giò e che lo stavamo condividendo con almeno altre otto donne. Cominciai a spaventarmi, ma rimasi immobile e la mia voce si bloccò. La sua invece continuava, come una cantilena, anzi, era come un martello che mi pareva cadesse sulla mia testa… Ogni nome aveva a fianco un numero di telefono, mi disse: “ scegli un nome e chiamalo, non potrà che confermarti ciò che ti ho detto, non sono matta… anche a te… dopo aver fatto l’amore, legge le preziose lettere di sua moglie? ”. Era una cosa così intima, speciale, si lo faceva! Ci piangeva pure sopra! Ed io mio sentivo utile, preziosa, perché mi pareva che potessi lenire il suo dolore e persino il sesso tra noi diventava qualcosa di sublime, di superiore. Fu d’impulso che presi il tuo nome, Ale, forse perché era il primo della lista. Ecco, è tutto! Voglio solo sapere da te se è proprio così, se davvero il mio destino è quello di essere tradita ad oltranza! ”

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2 commenti:

  • ANNA MARIA CONSOLO il 27/01/2009 09:22
    Sai come fanno quelli come noi... improvvisano! Grazie Domenico... ma poi hai letto lo scritto che ti ho dedicato???? Cercalo...
  • Domenico Montaleone il 26/01/2009 19:47
    un bell'imbusto questo Giò! Mi viene in mente "Dieci ragazze per me possono bastare...". Ci sarà un seguito? Ciaoooo Anna

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