“Devi continuare a chiedere e il Signore ti darà.”
“Chiedo, chiedo, chiedo, Dio buono! Non so proprio a quale cane rivolgermi.”
“Hai dentro di te troppa rabbia figliolo, stai passando questi brutti momenti perché devi imparare qualcosa.”
“Altro che rabbia, se continuo così uccido qualcuno.”
“Figliolo, calmati, non mi stupisce che la vita ti giri male con tutto quel rancore che ti porti dentro.”
“Nessun rancore padre; ho solo le palle piene della sfiga che mi perseguita.”
“Confidati in Lui e Lui ti aiuterà.”
“Sono venuto addirittura da lei. Non lo vede?”
“Sei venuto da me, ma è a Dio che devi rivolgerti, questo lo sai?”
“Certo, ma Dio non mi ascolta.”
“Spiegati figliolo.”
“Sono forte, intelligente e capace di fare tante cose, eppure il mondo non ha bisogno di me.”
“Hai paura figliolo?”
“Di cosa?”
“Di lavorare, della vita in generale, di continuare a vivere?”
“Sono solo stanco, padre.”
“Senti, figliolo ritorna la settimana prossima, io pregherò per te e vedrai che le cose andranno meglio.”
“Grazie padre, sapesse come mi sento di merda.”
“Non sei una merda, nostro Padre in cielo ti guida ed è con te, sempre.”
“Lo voglio credere, mi scusi per la mia animosità, ma sono disperato.”
“Sii fiducioso, e una nuova vita inizierà presto per te. Non perderti d’animo, Dio ti si rivelerà.”
Pochi giorni dopo Sanders incontrò Dio. Le cose gli andarono meglio. Incominciò a lavorare; trovò un posto come lavapiatti, guadagnava una miseria, ma visse una vita serena e ricca di soddisfazioni.