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Il segreto di Lisa
– Signora Lisa fermatevi vi devo parlare.
– Oh siete voi signor pittore, buongiorno, cosa volete da me?
– Buongiorno, scusate se vi importuno, ieri stavo facendo delle bozze per un paesaggio quando vi ho vista passare, allora ho pensato che sareste stata la modella adatta per il quadro che voglio dipingere.
– Mi avete vista ieri? Dove? Siete sicuro signor pittore oppure mi avete sognato?
– Sono sicuro come il sole che sorge la mattina, comunque avete ragione non mi avete visto perchè io ero al lato opposto al vostro. Come vi stavo dicendo sto lavorando ad un paesaggio, si tratta del ponte sul fiume, e proprio mentre lo stavo disegnando vi ho veduta passare.
– Mi stavate spiando? E da quanto tempo eravate là?
– Poco prima che passaste.
– Perchè dipingete quel ponte è così triste.
– Invece ha molto fascino, chissà quanti innamorati si sono dati appuntamento lì, quanti sono morti per rapina oppure ammazzati da un’amante tradito.
– Non vi facevo così romantico.
– Ebbene cosa decidete? Non vi preoccupate sarete pagata per il tempo che poserete per me.
– Non voglio i vostri soldi, ma mi farebbe molto piacere se mi regalaste il quadro.
– No, mi dispiace non posso, però vi farò un grande dono intitolerò il quadro con il vostro nome.
– Va bene signor pittore, ditemi dove e quando e poserò per voi.
– Domani mattina alle nove dopo il ponte.
– A domani signor pittore, buongiorno.
– A domani signora Lisa e felice giornata. – Il giorno seguente il pittore si alzò all’alba, si recò al ponte e iniziò a disegnare il paesaggio che il giorno prima lo aveva affascinato tanto e che mai avrebbe pensato di dipingere se non avesse assistito ad una curiosa scena. – Eccovi finalmente, mi avete fatto aspettare per più di due ore, credevo che non sareste più venuta.
– Io mantengo sempre la parola data, mi stavo facendo bella per voi.
– Va bene ora mettetevi lì e non muovetevi e fatemi il vostro più bel sorriso.
– Signor pittore avete finito o no? Sono due ore che non mi muovo mi sto congelando, e poi con tutta questa umidità sicuramente mi verrà qualche malanno.
– Ancora qualche minuto, ho finito, venite a vedere e ditemi cosa ne pensate.
– Meno male ancora qualche secondo e svenivo. Oh ma è stupendo.
– Grazie, siete molto gentile.
– Posso farvi una domanda?
– Ma certo, dite pure.
– Il quadro è bellissimo però ci sono due cose che stonano, io non ne comprendo molto di pittura e forse voi potreste aiutarmi a capire. Prima di tutto mi avete disegnato un sorriso un po’ strano come se nascondesse un segreto, poi avete dipinto una parte del ponte in ombra, ma il sole illumina il ponte interamente e non vi sono zone scure.
– Avete perfettamente ragione, siete una grande osservatrice. Ora vi spiego, noi artisti quando dipingiamo qualcosa pensiamo a delle scene che sono accadute oppure che potrebbero succedere. Non so spiegarmi bene è solo fantasia, immaginazione.
– E in questa scena che avete dipinto cosa è accaduto? Oppure cosa sta per succedere? Spiegatemi sono curiosa.
– La donna che in questo caso voi rappresentate ha appena accoltellato per gelosia il suo amante e lo ha buttato nel fiume. La zona in ombra è il posto dove è caduto l’uomo. E quel suo sorriso un po’ malizioso senza neanche un senso di colpa è solo la soddisfazione di non venir mai scoperta … ma c’è sempre qualcuno che ci osserva senza che noi ce ne accorgiamo.
– E quel qualcuno siete voi! Bella immaginazione è la vostra. – Si guardarono negli occhi e si compresero, dopo un po’ lei salutò e se ne andò via.
23/04/08
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