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Cambiamento di personalità
– Giorno.
– Buongiorno, desidera.
– Veramente non lo so se è vero, ho letto …
– Ho capito ha letto quell’articolo sul giornale e si chiedeva se era vero oppure no, si è vero in un mese la nostra agenzia potrà liberarvi della vostra timidezza.
– Si, io non so …
– Non si preoccupi le garantisco che dopo sarà un’altra persona si sentirà più sicuro di se. Avrà più successo nel lavoro e con il gentil sesso non so se mi spiego – socchiuse un occhio e sorrise – poi per il pagamento non si preoccupi ci pagherà solo se sarà soddisfatto dei risultati ottenuti.
Allora questo è il contratto lo legga attentamente e se per lei va bene riempia il modulo – aprì un cassetto e prese il modulo – con i suoi dati anagrafici e poi metta la sua firma. Va bene, si accomodi di là troverà una stanza dove potrà leggere il contratto con tutta tranquillità, poi se accetta le condizioni riempia il modulo. Vedrà quando inizierà il corso di rieducazione si sentirà sempre meglio fino a diventare una persona totalmente diversa da com’è ora – sorrise – prego si accomodi di là.
– Va bene, la ringrazio, allora devo andare di là? …
– Si, la prima porta sulla sinistra.
Aprii la porta ed entrai, la stanza era molto semplice a parte una scrivania ed una sedia non vi era nient’altro. Le pareti erano di un colore verde tenue, il pavimento era ricoperto con un tappeto pieno di arabeschi sempre di colore verde. Mi avvicinai alla scrivania spostai la sedia e mi sedetti.
Strano mi sento davvero a mio agio in questa stanza. Appoggiai i fogli sul ripiano della scrivania. Misi il modulo sulla mia sinistra e davanti a me il contratto e iniziai a leggerlo. Non trovai niente di strano nel contratto era più o meno le cose che mi aveva detto l’impiegato in più c’era scritto che mi chiedevano di fare delle cose un po’ insolite.
E che grazie ad esse secondo un metodo studiato in … mi avrebbero cambiato e migliorato la vita. Dovevo solo seguire un programma ne più ne meno come se dovessi fare degli acquisti. Ogni due o tre giorni mi avrebbero chiesto di fare delle cose in tutto per la durata di un mese. Si non c’è niente di strano in tutto questo e se così posso risolvere il mio problema posso pure tentare. Presi il modulo, lo riempii e uscii dalla stanza, l’impiegato stava mettendo in ordine un archivio. Appena mi vide sorrise.
– Allora cosa ha deciso, vuole provare il nostro metodo?
– Si, anche se credo che non servirà a molto.
– Non si preoccupi vedrà dopo che cambiamento che farà stenterà a crederci.
Gli diedi il modulo e gli chiesi quando avrei iniziato il corso, mi rispose quando avessi voluto, anche adesso. Gli dissi che per me andava bene e mi diede una busta chiusa dove c’era scritto le cose che dovevo fare. E mi disse che mi sarebbero arrivate altre per posta. Lo ringraziai poi salutai e uscii.
Andai a casa dopo di che aprii la busta con una certa curiosità, sembravo un ragazzino che apre i regali di natale. Finito di leggere il foglio dattiloscritto scoppiai in una fragorosa risata. Mi chiedevano di andare a comprare della biancheria intima per donna e c’erano scritte le misure, il colore e inoltre che doveva essere alquanto trasparente.
In verità mi sentivo un po’ a disagio, non avevo mai comprato prima indumenti femminili. Mi recai in un negozio dove vendevano biancheria intima per donne. Con un certo imbarazzo e arrossendo in continuazione riuscii a farmi capire dalla commessa che sorridendo andò a prendere le cose che avevo chiesto. Pagai e uscii.
Non lo so ma dopo aver fatto questo acquisto mi sentii meglio più sicuro di me. Aspettai i giorni successivi con un vivo interesse e curiosità e dopo tre giorni di attesa mi arrivò la lettera. Dopo averla letta mi recai all’agenzia.
– Senta ma è uno scherzo io non farò mai quello che mi avete chiesto.
– Si calmi, no non è uno scherzo deve fare quello che c’è scritto. Questi sono i patti e se avesse letto con più attenzione il contratto avrebbe notato che doveva fare tutto quello che le si chiedeva di fare. Anche picchiare a sangue una persona da noi indicata … come c’è scritto sul suo foglio.
– E se mi rifiutassi … anzi le dico che voglio disdire il contratto vi darò tutto quello che volete. Basta così, mi rifiuto.
– Lei non può in nessun modo annullare il contratto – premette un pulsante e due uomini uscirono da una stanza in fondo al corridoio – allora cosa ha deciso?
– Mi sta minacciando? Guardi io non ho paura. Non farò quello che mi ha detto anche se mi riempite di botte.
– Vedremo se dopo la penserà allo stesso modo – e rivolgendosi ai due uomini – portatelo di là e cercate di convincerlo.
Mi avevano convinto, aspettai in macchina l’uomo a cui dovevo dare una lezione. Mi diedero una sua foto e mi dissero l’orario in cui andava a correre. Appena lo vidi passare scesi dall’auto e lo chiamai, avevo una cartina stradale in mano. Lui si fermò credendo che volessi chiedere qualche informazione.
Avvicinatosi gli indicai una località poi feci cadere la cartina a terra e mentre lui si abbassava per raccoglierla cominciai a prenderlo a pugni e a calci finché non ridussi il suo viso in una maschera di sangue. Lui svenne, mi allontanai velocemente e salito in macchina me ne tornai a casa.
Che strano invece di sentirmi male per quello che avevo fatto stavo bene, anzi ottimamente, mi sentivo forte e sicuro di me. Successivamente mi chiesero di rubare un’auto, poi di svaligiare un appartamento. Io feci tutto e mi sentivo sempre meglio poi mi chiesero una cosa che non avrei mai fatto.
Basta adesso era troppo, presi una valigia la riempii e scesi dal mio appartamento. Salii in macchina e mi diressi in un’altra città, dove non mi avrebbero trovato. Ma mi sbagliavo mi trovarono. Mi ero stabilito in un albergo nella città di …, sentii bussare alla porta aprii credendo fosse il titolare dell’albergo che mi voleva chiedere qualche cosa. Fui spinto con forza dentro la stanza, erano in quattro. Due mi tennero stretto, uno per un braccio e uno per l’altro il terzo andò a chiudere la porta. L’impiegato dell’agenzia mi stava di fronte.
– Bene, bene credeva di sfuggirci ma come vede non è stato difficile trovarla. In fondo cosa le avevamo chiesto di così insolito, si tratta solo di uccidere un uomo. È come fare il soldato le si comanda di uccidere e lei ubbidisce. Questo è l’ultima cosa che dovrà fare poi si sentirà, sarà un’altra persona glielo garantisco.
– Non lo farò mai. Siete dei maniaci, dei pazzi …
– Io penso che lo farà.
Mi trasportarono a forza nell’altra stanza mi misero su un tavolo due mi mantennero forte il terzo mi tolse la scarpa sinistra ed il calzino e con un coltello mi tagliò il tallone. Sono passati molti anni da allora, effettivamente sono cambiato sono diventato un uomo d’affari ricco e circondato da belle ragazze. Si avevo ucciso per diventare ciò che sono adesso. E a chi mi chiede come sia avvenuto questo mio cambiamento sorrido e gli do il biglietto da visita dell’agenzia.
20/03/06
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