Anima ubriaca, anima strappata, anima che vaga, anima che beve, anima che chiede. E ieri si mescola ad oggi, il mattino a questa notte fredda. Io non grido, io non piango, resto qui ad aspettare un bacio negato. Lontano ho lacerato sogni, ho zittito le utopie. Veloce sono scappata, sono tornata a nascondermi. Bianco, nero, bianco, nero, bianco, nero... Graffi sulla strada, oscillo piano. Altalena arrugginita che nessuno usa, nido vuoto che resta freddo, albero cavo mai più rifugio, strada rotta, sciarpa frustra. L'energia che va via, luce che spengo e sonno che chiamo. Dormi? Si. Passo lento, silenzio che mi riempie e mi fa singhiozzare, mi fa tremare, mi denuda dai sogni che mi vestivano. Passo solo, assoluto che mi persegue, che mi tiene compagnia. Tu non mi vedi ridere, tu non mi vedi aspettare, ieri che diventa il mio oggi come il mio domani come tutto diventa niente.