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Zia Caterina

“Hai capito zia Caterina? Guarda dallo spioncino e se non conosci, non aprire. ”
“Proprio così signora, dobbiamo difenderci da questi delinquenti. Non dimentichi che con l’apertura delle frontiere è arrivata da noi solo la feccia. ”
“Sì zia, ci hanno mandato solo i delinquenti più ripugnanti. Rapinatori, violentatori…”
“Credo sia nel loro DNA. I romeni sono per natura violentatori e criminali. ”
La vecchia osservò i due giovanotti.
“Vi faccio un caffè? ”
“No, grazie signora. Allora, ha capito? ”
Caterina sorrise.
“Certo che ho capito. Non lo volete proprio un caffettino? ”
“Grazie zia, ma dobbiamo andare a fare il nostro dovere. Tanti sono gli anziani nel condominio. ”
Usciti che furono Caterina riprese in mano il libro che stava leggendo, ma dovette rialzarsi quasi subito perché bussarono alla porta.
“Chi è? ”
“Sono l’idraulico signora. ”
Caterina aprì facendolo accomodare.
Venga, il rubinetto che perde è di là. Lei è nuovo, come si chiama? ”
“Mio nome è Costel Gavriliu e vengo di Romania. ”
La donna lo osservò sorridendo.
“Bene Costel, le faccio un caffè? ”

 

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5 commenti:

  • Marcello Piquè il 08/08/2013 07:22
    fa piacere leggere qualcosa che vada contro corrente. piaciuta
  • Anonimo il 26/06/2009 19:16
  • Anonimo il 23/06/2009 02:22
    un concentrato... italiano. Complimenti, davvero
  • Anonimo il 23/06/2009 00:09
    letto piaciuto... ben scritto si lascia leggere volentieri
  • augusto villa il 22/06/2009 23:15
    Evviva zia Caterina!!!... Ce ne fossero...

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