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Oggi

Il caldo oggi, picchiettava sulla mia testa. I suoi raggi lambivano l' area circostante, facendo salire di netto la temperatura. Io, impegnato al lavoro, sudato dalla testa ai piedi, ma felice.
Oggi, in serra si poteva morire, ma ero felice, ero felice di essere li, a sudare, a toccare quelle piante. Oggi ho visto solo il pomodoro, piccola pianta esile, che, qualche volta, l' ho anche spezzata. I bombi* ronzavano nell' aria, producendo fortissimi rumori. Uno mi si è quasi posato sulla spalla, ma, dicono che non fanno niente, io ci credo, basta non avere paura, e, loro non la sentono.
Basta volergli bene, anche ai bombi. Impollinavano tranquilli i fiori giallognoli delle piante e, io gli passavo affianco, senza disturbarli. Tutti si chiedevano, forse, come facevo a non avere paura. Bhè, ma si sa, chi cresce con la natura, non ha di certo paura di due api più grosse del normale!
Tutta una serata, tutta una sudata, in serra. Però sono stracontento.
Alle 18, 30 finisce il mio turno, esco dalla serra e mi dirigo verso nonna, passando da quella stessa strada, percorrendo quei tratti faticosi della vigna, salendo una salita, per poi scendere in discesa.
Nella discesa, attendevano curiosi, i miei cani, che, come al solito, mi hanno fatto le feste. Sono rimasto lì per un po' , a chiaccherare con la nonna, la mia nonna così saggia. Ormai è diventata come una amica per me, e seguo tutti i suoi consigli. Poi, ho fatto una bella passeggiata, pensando a tutto quello che vorrei fare, segnarmelo per la mente, senza mai perderlo.
Tornai a casa con babbo, questa sera. Girai più volte la faccia, perchè Capo Caccia, mi offriva un' altro dei suoi tramonti da favola.
Seguii il sole, che, piano, scendeva sull' orizzonte, quasi il mare lo stesse inghiottendo. Si iniziarono a formare dei colori armoniosi, più belli dell' altro giorno.
Giallo, mi fece ricordare i fiori del pomodoro, piccoli, gialli, e che producono frutti buonissimi.
Arancione, mi ricordò le albicocche, poco distanti.
Nero, il oclore dei bombi.
Blu, il colore del cielo, così immenso, così profondo..
Rosso, le ciliegie, quelle che adoro!
Ora sono qui, a scrivere un racconto, come se fosse una pagina di diario. Ogni giorno, mi sembra di crescere di più, di migliorare di più, di imparare di più, di gestire più cose. Più si va avanti, più si impara, dice la nonna.
E dice anche di impegnarmi, così che i miei sogni si possano realizzare, eh.. si, solo a lei glie li ho confidati.
Tenerezza, felicità, saggiezza impressa nelle rughe, nei segni del tempo..

Anche un solo sorriso mi può far stare bene..

 

l'autore Giuseppe Tiloca ha riportato queste note sull'opera

Bombi* = grosse api, della famiglia Bombus terrestris che impollinano molti fiori; si possono trovare all' aperto, o posati leggermente su di un fiore. Non sono aggressivi


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5 commenti:

  • Angel Bruna il 27/09/2011 14:47
    bravo, anch'io amo molto la natura. complimenti!
  • Irene Carolina Sini il 22/12/2010 14:21
    Carinooooooooooooooo!!!
  • Cinzia Gargiulo il 30/06/2009 22:15
    Che tenerezza che mi ha suscitato questo racconto!! Il tuo amore per la natura, persino per i bombi, mi ha fatto pensare a San Francesco. Una sensazione che ho già provato quando ho letto gli altri tuoi scritti...
    Sei dolcissimo ed è bellissimo il rapporto che hai con la saggia e amata nonna.
    Bellissimo anche questo racconto e bella la vita che descivi, appare molto genuina.
    Baci...
  • Vincenzo Capitanucci il 30/06/2009 06:00
    Bravissimo Giuseppe... anche io da ragazzino ho lavorato in serre di rose... ed ero felice.. malgrado le spine... e tuttora adoro le piante... e gli insetti.. quasi tutti...

    Un bombo rimbombo... è un vero bon-bon... basta lasciarli lavorare tranquilli...
  • Anonimo il 29/06/2009 23:55
    un racconto ben scritto che si legge volentieri perchè trasmette a pelle il tuo attaccamento alla terra dove sei nato... espressi molto bene i valori genuini della vita... sempre bello il tuo annullarti nella natura 5 stelle

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