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Biancaneve
Interno camera bimbo.
“…giunse quindi l’ora di rientrare a casa dopo una lunga e affaticante giornata di lavoro, ed ecco che aperta la porticina della loro piccola casetta, i sette nani con grande sorpresa non trovarono il disordine che avevano lasciato…”
“Perché disordine? ”
“Perché erano un po’ pasticcioni e disordinati come te e come te non rimettevano mai le cose al loro posto. ”
“E cosa facevano? ”
“Per esempio, pranzavano e uscivano lasciando i piatti e i bicchieri sporchi sulla tavola, oppure gettavano i calzini nel lavandino. Proprio un gruppo di piccoli sporcaccioni. Questa volta invece, tutto era stato lavato e riposto ben bene nella dispensa. ”
“Era stata Biancaneve? ”
“Ssst dormi. Sì, era stata proprio lei. E aveva anche scopato per terra e aveva lavato i maglioncini e i pantaloni e i calzini piccolini e quando salirono al piano superiore videro che anche i loro lettini erano rifatti. ”
“I lettini piccoli? ”
“Ssst, Santino cerca di dormire e non parlare. E stavano già chiedendosi chi avesse compiuto quel miracolo, quando Cucciolo aprì l’ultima stanza e a gesti li chiamò. ”
“A gesti? ”
“Perché Cucciolo non parlava, non come il mio cucciolo che parla sempre. E allora tutti corsero nell’ultima camera e chi videro? ”
“Biancaneve. ”
“Biancaneve che dormiva. Gli occhi chiusi…”
“Mamma, me la fai raccontare da Angelo? ”
“Non vuoi che te la racconti io? ”
“Sì… però meglio Angelo…”
“E se Angelo viene e tu non ti addormenti? ”
“Sì, mi addormento. ”
“Promesso che il mio Santino cucciolino si addormenta subito? ”
“Sì…promesso. ”
“E va bene, adesso ti mando Angioletto. ”
Interno salotto.
“Non capisco, è già la terza volta che vuole Angelo. Forse non so narrare bene… non vorrei che la raffigurazione dei personaggi sia troppo… come dire… dissueta…”
“Dissueta? ”
“Sì, arcaica, vecchia… alla fine il mio modo di raccontare è lo stesso di mia madre, di mia nonna… sarò noiosa? Oggi i bambini hanno bisogno d’altro. ”
“Dai amore, non sentirti in colpa… tu non c’entri. Guarda il lato positivo: non credi sia costruttivo che due fratelli vogliano stare insieme? Del resto Angelo sta proprio diventando un ometto. A me fa piacere che il piccolo chieda del grande, vuol dire che si vogliono bene e non c’è competizione. ”
“Sarà come dici tu, ma a me sembra strano. Da che mondo è mondo sono i genitori a raccontare le fiabe ai figli. Però hai ragione, Angelo è un piccolo uomo. Certo più grande della sua età. ”
Interno camera bimbo.
“Allora? Fin dove è arrivata la mamma? ”
“Che i sette nani sono entrati nella casa piccola e poi sono saliti e c’era tutto confusione e poi hanno visto Biancaneve…”
“Che dormiva? ”
“Che dormiva e Cucciolo che non sapeva parlare…”
“Ho capito. Tu però dopo un poco fai finta di dormire, che se no la mamma se ne accorge. Va bene? ”
“Sì. Dai, e allora? ”
“E allora i sette nani si avvicinarono al letto e cominciarono a guardarla. Che bella, era proprio bellissima, con due tette così… ssst non ridere così forte. Cucciolo avrebbe voluto toccargliele… le mammelle, ma lo fermarono appena in tempo perché lui era imbranato e lei si sarebbe certamente svegliata. E allora Dotto che era quello che la sapeva lunga…”
“…lunga? ”
“Quello più intelligente di tutti, che sapeva tutte le cose… come un maestro, andò ai piedi del letto e cominciò a sollevarle la gonna con molta attenzione e tutti videro che aveva le mutande e Brontolo che era un?... ”
“Un brontolone. ”
“Proprio un brontolone, questa volta non brontolò per niente e piano piano cominciò a togliergliele… le mutande…”
Interno salotto.
“Non credi sia meglio andare a controllare? ”
“Controllare che? La vuoi smettere? ”
“Non vorrei…”
“Tutte così voi donne, non ve ne va mai bene una. Hai un figlio splendido che ti fa anche da baby sitter e non sei contenta. Dai mammina, vieni qui vicino che ti faccio vedere io. ”
“Smettila sporcaccione, e tieni giù le mani che i bambini sono ancora svegli. ”
“Bambini, bambini sì, mica scemi. Credi non sappiano cosa facciamo? ”
“Angelo forse, ma Santino è troppo piccolo. ”
“Attenta, non fidarti mai di noi maschi. ”
Interno camera bimbo.
Dormono.
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