Come la nebbia che scende sulla terra e i colori sbiadiscono, anche la mia mente è avvolta dall’oscurità e nei miei occhi cala un velo grigio, non vedo più niente, tutto è opaco come una vecchia fotografia sbiadita col tempo, vedo solo ombre e le mie orecchie percepiscono lievi rumori.
Affannosamente cammino e a tentoni brancolo nel buio e il mio cuore batte all’impazzata, mentre un senso di paura pervade il mio corpo.
Vorrei gridare aiuto ma dalla mia gola esce soltanto un fioco rantolo, vorrei che una mano si tendesse per sorreggermi, ma trovo solo il vuoto. Sono solo in questa immensa metropoli, vedo le ombre della gente che con indifferenza come se mi avessero scambiato per un ubriaco, mi sfiorano e passano oltre.
E un pensiero attanaglia il mio stomaco: “È possibile che nessuno si accorge di me, è possibile che le persone siano così indifferenti? Potrei cadere o forse morire per strada e nessuno mi aiuta! ”
Mi inginocchio e piango per tutta questa noncuranza, quando all’improvviso un raggio di sole squarcia la nebbia illuminando la strada, mi rialzo lentamente, i miei occhi cominciano a vedere i colori dei fiori delle aiuole, vedo i sorrisi nel volto della gente e penso:
“ Forse è stato tutto un sogno, o forse è la verità di questa indifferenza. ”
A voi che scrivete e leggete lascio il vostro giudizio.