Triste è arrivare ad essere un adolescente, senza conoscere
colui che ha contribuito alla tua creazione.
Si sapevo il suo nome
e portavo il suo cognome, ma di altro niente più.
lo vidi per la prima volta con immenso stupore,
ma con l'indifferenza di chi non prova amore,
mi è stato detto:saluta tuo padre, ma per me era solamente un estraneo che mi dissero di chiamare Papà.
Nella mia quotidianità non è mai esistita quella parola, perché lui per me non esisteva.
Prima di conoscerlo lo immaginavo come si vede nei film, oppure in quei bellissimi racconti a lieto fine, ma mi accorsi molto presto che non era cosi!
Era freddo e ostile, ma soprattutto non gli importava niente di farsi conoscere da suo figlio, io per lui sono sempre stato visto come un investimento mal riuscito, e di conseguenza si comportava.
Mi ha sempre accusato di aver scelto mia madre,
dimenticandosi che non ero che un neonato, e tutto questo per non ammettere di essere stato lui ad essersi da me allontanato.
Non è giusto riversare su di me l odio che ha verso mia madre,
io ho già pagato con la sua assenza nella mia vita,
lui non sa cosa vuol dire
quando a scuola si preparavano i regali per la festa del Papà,
o si imparavano poesie che io a chi mai avrei recitato.
A volte vorrei che lui non fosse mai entrato nella mia vita, cosi avrei potuto continuare ad immaginarlo come quello degli altri,
oppure semplicemente come l uomo che era mio padre.
tutto avrei potuto, ma sicuramente non come colui che non mi ha accettato!
E anche se nei miei occhi brillano i suoi
e se nel mio corpo è impresso il suo,
io per lui sarò sempre quel figlio di nessuno,
come per me, io sarò quel figlio di un qualcuno.