Proviamo per un attimo a immaginare tutta l’umanità come se fosse un unico individuo, un unico corpo e un'unica mente che si applica e si sforza ad agire contro se stessa e contro il proprio interesse.
Perché è questo ciò che apparirebbe a un osservatore esterno che ci stesse osservando qualche galassia più in là con un potente telescopio.
Per semplificare, esistono principalmente due modi diversi di affrontare i problemi:
quelli giusti e quelli Fallaci. Ossia quello mentale e riflessivo e quello gastro-intestinale.
Il primo molto lento, è apparentemente meno efficace, anche perché si avvale della tesi di fondo secondo cui il tempo lenisce i dolori e sopisce le ire. Lo sforzo di non esasperare gli animi nei momenti critici, evitando le provocazioni e le reazioni istintive, alla lunga viene premiato da un lento recupero della ragione da parte dei contendenti. Se la fretta è cattiva consigliera, la rabbia è in assoluto la peggiore.
Il secondo modo di affrontare i problemi avviene quando i succhi gastrici travasano nell’apparato intestinale e genera figli intrisi di rabbia e di orgoglio. Questo approccio prende forza da quella parte del nostro spirito che vorrebbe che tutto si distruggesse per rigenerarsi meglio di prima, ripulito dalle impurità. Il risultato finale in realtà non è mai meglio di prima, è solo diverso, ma nella sostanza conserva le stesse identiche caratteristiche, pronte ad esplodere con la stessa forza alla crisi successiva.
Questa è la storia dell’umanità.
Chi sostiene che la cristianità è la culla della democrazia, dimentica con troppa leggerezza cos’è stato il medio evo: il tribunale della santa inquisizione, la sanguinosa caccia alle streghe, agli eretici e agli omosessuali. La democrazia è figlia esclusivamente di uomini come Copernico, Galilei, Newton, Darwin, Einstein e molti altri che, rosi dal tarlo della verità scientifica (cioè sperimentata), hanno dovuto combattutere contro i poteri contemporanei e, loro malgrado, hanno sgretolato le certezze sulle quali la Chiesa e la società hanno vissuto per tutta un’era. Nelle comunità scientifiche si è consolidata quella libertà di opinione che ha posto fine alle persecuzioni per reati d’opinione o di appartenenza. Il dissenso al posto della condanna non è una piccola differenza. Se si vuole difendere la democrazia bisogna dissentire dalle tesi diametralmente opposte ma spiritualmente identiche che vanno da Bin Laden a Oriana Fallaci.