Bidella. 54 anni. Sposata, con un figlio: uno di quei bamboccioni. Suo marito vota PdL, vorrebbe più zone incementate. Lavora nel ramo metalmeccanico, o per meglio dire, da un anno e mezzo è cassaintegrato. Lei è morta, stroncata da un malore, senza aver fatto la tinta. La sua epigrafe recita: "Un solo rimpianto nella vita".
Hugo l'avrebbe chiamata miserabile.. la miseria dell'amore la miseria dell'anima che tuttavia tenta un ultimo slancio di sopravvivenza facendo della piccole gioie quotidiane il senso dell'esistenza. Martire di una società meccanica
Anonimo il 26/03/2010 19:53
Non ho sbagliato a inviare, Collettivo Seppuku, è che i miei commenti sarebbero di una banalità tale che lascio scrivere alle dita senza dare loro consigli dissennati, allo stesso modo nel quale furono incisi i dodici comandamenti o i dieci apostoli, non ricordo bene.
Lo vide da lontano, e Lui era candido come se lo era immaginato: imponente e quadrato come una pietra angolare, infilato in un abito lungo e bianco senza una scucitura che sfiorava, in ampie volute non alzate dal vento, il cancello dorato e, come temeva, i lunghi capelli mossi che gli scendevano sulle spalle erano di un bel biondo mesciato multicolor, precisi alla foto sull'etichetta del flacone di "Testa nera" che aveva lasciato, intatto, sul bordo della vasca... Se San Pietro non l'avesse fatta entrare in paradiso non avrebbe saputo dargli torto.