Ciao amore mio, ciao a colei che è e resta il mio sogno proibito. Purtroppo sei nata in un mondo virtuale e li sei stata relegata dalla persona che ti ha creata e che adesso non vuole più farti vivere. Come vedi insieme alla lettera ti ho portato un dono formato da più oggetti che come sempre ha un significato ben preciso. Quattro rose di colore diverso: una rosa rossa per l'amore che provo per te, una blu per la passione che ci ha unito, una gialla che rappresenta la gelosia provata e una bianca che rappresenta la purezza del mio sentimento. Questa volta però i fiori non sono freschi volutamente, ma finti perché essi rappresentano il mondo virtuale in cui adesso questo sentimento è stato chiuso. Questo perché l'amore da me provato per te non si è potuto concretizzare in qualcosa di più, non è stato possibile gridarlo al mondo esterno, non è stato possibile trasportarlo nel mondo reale. I fiori sono poggiati nel cesto di una mongolfiera che rappresenta una cosa a te molto cara: la tua libertà. Niente di meglio per rappresentare la libertà con una mongolfiera. Infatti essa senza essere legata a motori si libra nell'aria con il calore racchiuso nel pallone, affidandosi al vento benevolo che la trasporta dolcemente. La bambola è inutile dirtelo, ti rappresenta in tutta la tua bellezza, in tutta la tua straordinaria forza d'animo che ti sostiene da sempre. Allora se me lo permetti affiderò questa simbologia al buon Dio al quale rivolgerò ogni tanto una preghiera, quella che la mongolfiera ti porti dove il tuo cuore desideri, tenuta in aria dal calore della fiamma che hai fatto ardere in me, guidata da venti benevoli che ti portino dolcemente alla meta, senza scossoni e senza tempeste, senza farti pesare le sofferenze in cui immancabilmente ogni tanto sei costretta a vivere, come tutti del resto. Io seguirò il cammino che ormai ho intrapreso, sperando anche io di giungere alla meta, magari in bicicletta, con l'ausilio della sola forza delle mie gambe, cosa che ho sempre fatto, tirandomi dietro tutta una folla di persone che da me hanno sempre e soltanto avuto senza mai darmi neppure la millesima parte di quello che tu in così poco tempo mi hai dato. Cosa mi resta adesso se non ringraziarti dal profondo del cuore, da quel posto in cui io ti conserverò finché la morte non mi staccherà da questo mondo che se pure per pochi attimi, mi ha reso uno degli uomini più felici del mondo.