Vorrei dedicare questa parte di libro ad un mio modo di essere, ad un insieme di avvenimenti e comportamenti chiamato "ottimismo". Di questo ipotetico sentimento vi sono poche tracce ormai nei caratteri radicati in ogni persona, eppure serve. Mi son reso conto della sua utilità quando cominciai a rendermi conto anche di quanto permettessi a persone ed esperienze di rovinarmi la vita, da quando ne ho consapevolezza riesco a vedere il mondo con altri occhi, potrà sembrare a voi per come scrivo, e per cosa scrivo che io disprezzi tutto ciò che c'è in questo mondo, ma non è cosi, ne parlo cosi male nella speranza che qualcuno leggendo possa ritrovar in sè la ragione e cosi facendo rendere il mondo migliore nel suo piccolo. Si vive anche più felici, più tranquilli grazie a questo sentimento, quando c'è dentro di te in ogni azione sei motivato a raggiungere il tuo scopo, riesci ad immaginare già il futuro dopo le conseguenze di quell'azione, ed è una virtù di cui tutti ne debbano essere provvisti. Ogni giorno sento, vedo e leggo gente che si lamenta di come gli vanno le cose, io credo che vadano cosi perchè già da prima fondano il loro futuro sul presupposto che le cose gli vadano male, al posto di supporre che tutto vada per il meglio. Fortunatamente, ed è una cosa di cui mi vanto, ho il piacere di sentire questo sentimento dentro me, anche se a volte mi fa sembrare presuntuoso, ai miei occhi in primis, so che altrimenti mi farei sopprimere dai brutti pensieri e dalle negatività, cosa che per me non ne vale la pena perderci neanche un attimo su, la vita è una sola, e cerco di viverla nel modo più felice che ci sia, e bada bene, non intendo come le convinzioni che ultimamente sento dire dai giovani della mia età, cioè che essere felici per loro è trasgredire le regole, bere, fumare, giocare con i sentimenti altrui, ma intendo cercar di far del bene ogni giorno per veder sorridere il mondo, e sorridere a nostra volta. Tutti cerchiamo la felicità senza sosta, ed ora che ci penso, capisco che mi son perso tanto, ogni sera. Siamo tutti presi dalla nostra vita, tutti impegnati a cercare qualcosa di stupendo nel mondo quando basta alzare lo sguardo anche solo per un attimo per vedere la cosa più stupenda che c'è, un cielo stellato, ci lamentiamo per ogni cosa che ci vada male, ma la differenza tra un ottimista e un pessimista, è che l'ottimista è consapevole del bene che c'è a questo mondo, e spera di trovarlo in ogni evento futuro, il pessimista non ci prova neanche. Detesto citare qualcuno, soprattutto in un testo dove ci dovrebbero essere solo miei pensieri, ma vedendo una scena tratta da "Il Signore degli anelli" mi son emozionato e mi son reso conto di molte cose, in particolare una frase mi è rimasta, ed è la seguente: "C'è del buono in questo mondo padron Frodo, è giusto combattere per questo.", frase che racchiude in sè la mia filosofia di vita, cioè combattere per un mondo migliore, per vedere un cambiamento anche solo in poche persone, per rendere felice gli altri e provare tanta soddisfazione nel farlo da rendere felici se stessi. Purtroppo è poco il successo che sto ottenendo grazie a questa filosofia, cerco di aiutare tutti, amici, lei, cercando di fargli capire quanto sia importante non perdere la speranza, quanto sia importante sapere che qualunque cosa succeda tutto può andare per il verso giusto, ma è poco l'ascolto che mi prestano, perchè si sa, chiunque segue soltanto i consigli che trova comodi, o che rispecchiano il loro modo di essere e di pensare. Vengo considerato un pazzo, fuori dal normale, noioso, stupido, ma nonostante il fatto che sono davvero poche le persone che contano sul mio modo di pensare io son ancora qui a non smettere di lottare, è questo l'ottimismo di cui sto parlando, è questo da cui a mio avviso dovrebbero prendere esempio le persone scettiche sul mio operato.