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Antichrist VII
Ho deciso.
Mi tolgo la vita.
Però non voglio sentire dolore. Non voglio. Il dolore mi spaventa. Il dolore mi annichilisce. Il dolore mi terrorizza.
Non rimane altra soluzione. Ho deciso.
Vado in overdose. L'ho già rischiata un paio di volte. Conosco i miei limiti. Per cui so cosa superare. E so anche dove andare.
Antichrist.
Da quando è successo quel casino la clientela è triplicata. Non c'è mezzo migliore per pubblicizzare un locale che una storia di cronaca nera. Il ragazzo squartato in casa. La ragazza trovata seminuda in mezzo alla strada. In giro c'è un assassino. Non avessi paura del dolore mi farei ammazzare da lui.
Stasera in consolle c'è ancora Orgia DJ.
Ceno.
Doccia veloce.
Una bottiglia di Montenegro.
Sei minuti di televisione.
Veloce capatina su pornogratis. com.
Una sega veloce veloce.
Una rinfrescata.
Un paio di caramelle.
Vado.
Venti minuti a piedi.
Cinque se non fossi fatto. Strafatto. Rido da solo e cammino. Tutto ruota.
C'è una coda pazzesca. Pazzesca. Quaranta metri di pelle e sudore. C'è il rischio che possa farmi male. Tutti che spingono. Tutti che sgomitano. Qualcuno che vomita e qualcuno che gli ride addosso. Una coda pazzesca.
Sono obbligato.
La soluzione di riserva.
Collirio. Collirio. Fazzoletto. Vado.
Mi avvicino ai quattro palestrati dell'ingresso. Hanno i bicipiti più grossi della mia testa. Io li chiamo muscoli che camminano. Ma è meglio non ridere. Devo sembrare uno a posto.
- Scusate ragazzi, Agen...
Uno di loro mi afferra per il braccio e mi porta lontano. Cammino per inerzia. Non provo nemmeno a opporre resistenza. Se mi riempie di botte lo stimo. Camminiamo camminiamo camminiamo. Non riesco a capire dove siamo.
Ci fermiamo.
Il muscolo mi fissa negli occhi e dice:
- Ma sei impazzito? Non erano questi i patti, cazzo!
Non capisco una beneamata minchia. Patti?
Gli chiedo di cosa sta parlando.
- Ma sei scemo? I tuoi colleghi sono già tutti dentro, li abbiamo fatti entrare tutti dalle uscite secondarie. Non puoi entrare dalla porta principale tirando fuori quel cazzo di distintivo!
Io questo lo conosco.
Lui mi guarda con la stessa sensazione.
Ci guardiamo.
- Big Mat?
- Push?
Scoppiamo a ridere. Io perchè sono anche strafatto. Lui pure credo. Ci abbracciamo.
- Push? Ma dove cazzo sei finito? Cristo, sono sei mesi che non ti fai vedere in giro!
- Il lavoro...
- Il mio sbirro preferito... vuoi un paio di caramelle?
Gli dico di no. Solo che la mano destra è giù scattata e il palmo è aperto verso l'alto. Maledetto riflesso condizionato. Per fortuna è uno degli ultimi.
- Allora? Sei anche tu in missione per la storia del tipo fatto in mille pezzi?
Devo reggere il gioco. Sento piccoli conati di vomito che salgono nell'esofago. Ma rimango impassibile. A stento tengo gli occhi aperti. Butto giù una caramella. Non gli posso dire che sono sospeso da due settimane. Cazzo.
- Buona vera? È una novità, si chiama Piccolo Sogno. Ti apre il cervello in sei parti e viaggi per due tre ore. Se bevi tocchi il cielo e spacchi l'aria. Una figata. Quelle che ti ho dato sono purissime, zero tagli con altre merdate. Di Big Mat ti puoi sempre fidare.
Un applauso per me, per l'eroismo verso me stesso. Non mi capacito di come riesca a stare in piedi a fissarlo. Per fortuna è strafatto anche lui. Steroidi. Caramelle. Forse anche cocaina. Continua a smascellare. Due braccia grosse come due rimorchi. Big Mat. Il mio muscolo informatore. Mi ha sempre trattato bene. Una volta siamo andati a farci una birra. Poi siamo finiti a puttane. Io ero in servizio. Non ricordo nemmeno come feci a farla franca. Big Mat parla parla parla parla parla. Ti prego fammi entrare ti prego fammi entrare ti prego fammi entrare.
- Ci vediamo dentro, ok? Per piacere non tirare fuori il metallino (distintivo). Tieni. Offri ai tuoi colleghi.
Otto free drink. Otto cocktail. Ho già le fitte al fegato. Che brutta roba il dolore.
Buio. Luci che vanno. Luci che vengono. Techno pneumatica. Non c'è musica, solo un tum tum tum in formato speed, ogni tanto tre note in croce. Orgia DJ. Indagato per spaccio. Ne è sempre uscito pulito come un bambino col pannolino nuovo. Sempre testimoni che giurano di averlo visto tornare a casa. Maledetto figlio di puttana.
Ma io non devo scordare che sono qui solo per una cosa.
Togliermi la vita.
Non ricordo un cazzo di quello che mi ha detto Big Mat.
Primo free drink.
Un angelo azzurro.
Tutto di un fiato.
Non faccio in tempo a chiedermelo. Un tipo rasato, a petto nudo con gli occhiali da sole cerca di vendermi un paio di caramelle. Vuole dieci euro. Gli regalo due free drink. Mi regala tre caramelle. Accumulo saliva. Giù tutte insieme.
Mi giro. La pista è un carnaio. Non si capisce nulla. Sembra di vedere un unico blob di pelle, cuoio e gel che si auto fagocita a ritmo di niente. Là in cima, si scorge poco, il DJ è mascherato da... no. È nudo. Un perizoma. Maschera di Hannibal Lecter. Intorno a lui tre ragazze senza reggiseno e culi favolosi gli si strusciano addosso. Così come i due travestiti vestiti da porno ballerini di tango. Il DJ urla.
Muovetevi. Più forte. Su le mani. Stasera è il delirio. Chi non c'è stasera è un figlio di puttana. A morte i benpensanti.
Un rivoluzionario, per certi versi.
Un completo idiota cerebroleso, per molti altri.
Quella chi è?
Secondo free drink.
Godfather.
In due sorsi.
Non sono ancora pienamente su di giri. Due tipi mi guardano. Mi fissano. Hanno l'aria di essere sbirri in borghese. Sono sbirri in borghese. Tanto non sono in servizio. Tanto sono uno sbirro. Ancora per poco. Ma lo sono. Se il Commissario sapesse che sono qui. Mi strapperebbe gli occhi a morsi. Ma io non sono sua figlia.
Io sono me.
Me sono io.
Cazzo.
Tachicardia. Galoppante. Devastante. Vicino a me c'è una ragazza in ginocchio. Davanti a lei una ragazza in piedi. Guardare un attimo non mi costa nulla. Tanto stanotte morirò. Con la sfiga che ho, adesso ste due mi rimorchiano e ci facciamo un menage a troi selvaggio nel bagno.
Se ne vanno. Cazzo.
Altre due caramelle. Stavolta pago. Otto euro. Che sia la volta buona? Dai. Tagliate con detersivo. Chiudo gli occhi. Sparisco. Ennesimo atto di cronaca. Ennesima pubblicità. Dovrei farmi pagari dai proprietari. Idea da tenere in considerazione per la prossima vita.
Terzo free drink.
Rhum liscio. Senza ghiaccio.
Giù le caramelle.
Sento il cuore nel cervello. Tutto vibra. Il braccio sinistro comincia a farmi male. Cazzo. Non voglio sentire dolore. Mi guardo il braccio. L'orologio. La cicatrice. Il tatuaggio.
La cicatrice.
La cicatrice.
La cicatr...
- Ehi! EHI! Sveglia! Oddio questo è morto.
Tutto è offuscato. Giro la testa e vomito l'anima. Forse qualcosa di più. Sono per terra. Chi è? Musica assordante musica assordante. Sta tipa parla ma non sento nulla. Mi tira su la testa. Mi urla qualcosa all'orecchio.
- Sei vivo? SEI VIVO?
Le urlo di sì, ma non ne sono convinto.
Si avvicina qualcuno ma lei lo allontana dicendogli che va tutto bene, che sono inciampato, che sono scivolato e che la macchia di vomito non è mia.
Mi tiro su. Ci metto un paio di millenni.
Sono in piedi. Lei mi rovescia addosso un bicchiere d'acqua.
- Sapevo che ti avrei trovato qua.
Io sono confuso. Mal di testa.
Mi dice il suo nome.
Mi dice che è contenta di vedermi.
Mi dice che sa cosa fare.
Quando l'ho conosciuta questa Chiara?
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0 recensioni:
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- eh, sai com'è dalli e dalli...
mi spiace tanto, si si, per la caviglia, ma anche per la mancata uscita...
va bè, recuperi, sicuramente!
intanto finisco di vedere o intravedere sto film "il mai nato" e poi nanna...
stasera atmosfera mistero... non per il film, no...
stasera aria di sogno...
il solstizio solo qualche notte fa...
adoro queste notti così indefinite, così indecise...
sto pensando già a Chiara...
... notte Gui...
bacio
Lau
- cara Sara, e chi te lo dice che sono inventate
a parte gli scherzi (o no?) ti ringrazio dei complimenti
se hai voglia, questo è il settimo capitolo di un lavoro corale finora a otto (8!!!) mani.
cercasi reclute
i have a dream...
Guido
- per mia disgrazia una caviglia un po' capricciosa non mi lascia uscire, dovrò accontentarmi del micidiale acqua e coca cola che ho in casa
se cominciamo con le barzellette, sto posto diventa un'osteria
comunque tra poco mi sdraio anch'io - maledetta caviglia
Guido
- beh su quest'ultimo si possono citare barzellette anche dissacranti...
(una in verità stupidissima)
.. mi sembrava strano che fossi ancora in casa..
evita l'Antichrist..
si prepara qualcosa di grosso, lì!
buona serata
noi tra poco invece letto!!!!
beata gioventù!!
hey, non si gradiscono battute!!
solo autoironia..
Lau
- Per fortuna che voleva morire senza soffrire! Che scene riesco a immaginarle ma mi sconvolgono. Menomale che te le sei inventate... Sono proprio l'opposto di quello che scrivo io ma sei bravo!
- questo racconto si è trasformato in una distilleria
a sto punto esco e vado a scolarmi un paio di amari
... Montenegro
però anche lo Jagermaister non scherza
- si si, ma dov'é finito il petrus? e l'amaro medicinale giuliani? e il caro buon vecchio aperitivo rosso antico?
sigh...
prima le pubblicità erano più innocenti...
ora devi per forza spogliare una gentil donzella o far intendere che lo farà...
per pubblicizzare cosa poi?
beh, magari lenti a contatto?????
no, mozzarelle!!
lau
- Lau, non ti dice niente la pubblicità dell'imbranato che sbaglia giorno per le prove?
Pensaci su, ogni (superficiale) riferimento è puramente casuale. Allora ti chiedo: "Cosa vuoi di più dalla vita? Ma un Lucano, naturalmente.
Occhiolino.
Ciao.
- hheheheheheh
Petrus, direi!!!
ciau
- Guarda che il Montenegro te lo sei scolato tu, e senza neanche offrire.
Nella pubblicita, inizialmente era l'amaro dei veterinari poi è passato agli archeologi.
Io comunque preferisco il Lucano (che c'è di meglio?)
Ciao.
- Michele, ti ringrazio per i complimenti ma non ho capito il tuo parere sul montenegro
Aspettiamo con ansia il Commissario, sperando che risolva presto i suoi casini
Guido
- Grazie mille Lau, altra carne al fuoco tutta per voi
come continuerà?
Guido
- Sfiora la perfezione assoluta tranne per un piccolo neo. Questa volta sono sicuro di non aver capito bene, senza equivoci. Mi sai dire cosa c'entra in rurro questo il Montenegro? Mica è una convenscion di veterinari?.
Ah, comunicazione di servizio. Il commissario si è preso qualche giorno di permesso, deve ancora risolvere qualche trafila burocratica circa l'incidente della figlia. Al suo posto ci sarà, forse, il maresciallo Castelli o addirittura quelli della Narcotici.
Ciaoo!!
MiRo
- wowowowowowo!!!
cavoli! che spettacolo Push...
Chiara pensava a un poliziotto (tra poco ex) senza scopo, pronto al suicidio, per farsi aiutare?
... adoro questo racconto! hai dato corda... molta... disperata speranza, giro di chiave.
si... ci tocca lavorare. ancoraaaaaaaaa..
bellissimo!
Lau
- guarda già ti do il voto senza leggere (ancora devo il VI di Miche)
a fiducia.. e poi perchè adoro questo romanzettino!!!
manca qualcuno da un po' Guido, non ti sembra??
...
lau
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