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Gelidi morsi [parte III]

È ora di andare.
Le chiavi della mini, come sempre non riesco a trovarle.
"Dove cazzo sono le mie cazzo di chiavi?!?"esclamo ad alta voce. La vicina di fronte deve aver ascoltato il mio francesismo.
"Bene ci voleva anche la vecchia"bisbiglio piano.
"Salve signora Sadler, come sta?". La vecchia mi fa un sorriso forzato e tira le tende.
Ecco vattene a fare in culo vecchia impicciona! Eureka! Finalmente vi ho trovate!
Ora posso andare al college. Spero di riuscirmi a controllare di più oggi.
L'ultima cosa che voglio è dare nell'occhio. La cosa peggiore sarebbe essere additato come quello strano. Il che non sarebbe tanto sbagliato, dopotutto è vero sono strano, sono diverso da loro comuni mortali. Così fragili, così subdoli, così precari, carne putrefatta attaccata a deboli quanto piccole ossa.
Ecco ci siamo. Sono in leggero ritardo ma sono sicuro che il professore deve ancora iniziare la lezione.
Oggi parlerà della guerra civile. Ah è davvero divertente, devo ammetterlo, ascoltare tante teste di cazzo che ti parlano di cose che non hanno vissuto, di cose che non sanno con il loro fare da saccenti.
Già è buffo ascoltarli per uno come me che in pratica ha vissuto in prima persona molte guerre.
Il corridoio dell'ala est è praticamente vuoto. Sono tutti nelle classi, ma che bravi studenti modello. Seguo la scia lontana di qualcuno di loro, riesco a percepire i loro pensieri. Sarah, la migliore amica di Adam, il leccaculo della professoressa Fitz, ieri notte ha scopato con un certo Sam o Chris. Oh la situazione si fa interessante! Non ricorda con chi dei due sia stata. E brava la biondina! E pensare che tutto sembra tranne una troietta facile. Buon per i ragazzi che le girano intorno, peccato che l'unico realmente interessato a lei, e parlo di un interesse che va oltre quello fisico, non avrà mai la fortuna(se così la si può definire)di finire nel letto delle biondina.
Sì, parlo di Adam il frocetto. E pensare che Sarah è davvero convinta che lui sia gay, quando in realtà è solo innamorato pazzo di lei da quando aveva 8 anni.
Come siete strani vuoi umani, sprecate così tanto tempo dietro cose irrangiungibili.
E per lo più non fate assolutamente nulla per renderle raggiungibili.
Io proprio non vi capisco. Povero Adam, ammetto che provo una grande pena per il piccolo frocetto.
Eccolo di nuovo. Il suo odore. Annah. Speravo tanto che oggi non venisse alla lezione e invece è qui, la sento. Ha cambiato profumo, ma il suo odore è sempre inconfondibile.
Mi entra nella testa. Devo calmarmi.
Sono fuori l'aula. È aperta, ok entro. È piena. Il professore ancora deve arrivare.
Cerco un posto vuoto magari il più lontano possibile da lei.
Ce ne uno a qualche fila di distanza da lei e dal suo gruppo di amiche, che subito mi hanno notato appena ho fatto il mio ingresso in classe. Pensano che non me ne sia accorto perchè non le ho degnate di uno sguardo. Ma io non ho bisogno degli occhi per sapere che ci sono. Ascolto ogni loro piccolo pensiero. Trovano che sia un bel ragazzo, la solita storia del "bello e misterioso". Annah invece non dice nulla.

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1 commenti:

  • Guido Ingenito il 08/07/2010 12:59
    è il capitolo che finora mi è piaciuto di più - aspetto con ansia il quarto, quinto e così via

    Guido

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