C'era una volta una vecchia stalla abbandonata, dispersa in campagna. Non c'era nessuno dentro, tranne un piccolo ragno solo di nome Tessè che costruiva la sua ragnatela. Ogni tanto sulla finestra uccellini che cinguettavano.
Un giorno un passerotto di nome Volì, osservò attentamente l'interno della stalla e si accorse del ragno.
- Ciao, cosa fai qui tutto solo?
- Vivo! Sulla mia ragnatela che ho costruito.
- Perché vivi chiuso qui dentro, che fuori c'è uno splendido mondo e un sole che fa cantare?
- Perché non sono un uccellino come te e se mi vedono, non mi apprezzano, ma si mettono a urlare spaventati o mi schiacciano.
- Ho capito, mi dispiace, non sono tutti così in questo mondo. Io conosco qualcuno che ti vorrebbe bene.
- Davvero!
- Sì certo, vuoi venire con me?
- Ma io non so volare.
- Non preoccuparti ti porto io.
- Come?
Volì non rispose, si avvicinò e afferrò con il becco il filo della ragnatela, dove era attaccato. Cominciò a volare fuori libero nel cielo, Tessè era terrorizzato e non riusciva a guardare in basso, era abituato ad arrampicarsi, ma non aveva mai volato nel vuoto infinito. Dondolava un po' ma cercava di stare attaccato al filo più che poteva per non cadere. Il viaggio non fu lungo e Volì si fermò sul davanzale di una finestra.
- Hai avuto paura o ti sei emozionato?
- Tutte e due. Rispose un po' sconvolto, ma felice.
Era una piccola casa di una famiglia povera, con due splendidi genitori e un bambino di circa otto anni. La finestra era quella della cameretta del bimbo che era a scuola. Tessè si cominciò ad ambientare riprendendosi dal viaggio un po' movimentato.
- Dove siamo?
- Qui troverai il tuo amico stasera! Ora è a scuola cerca di avere pazienza Ti prometto che se non sarai felice verrò a riprenderti.
Volì se ne andò e Tessè passò la giornata a costruire una nuova ragnatela. Verso sera, vide una piccola ombra avvicinarsi alla finestra, fu sorpreso e poi capì che era il bimbo di cui le aveva parlato Volì. Steven Si avvicinò e lo fece salire sulle manine sorridendogli.
- Ciao piccolino!
- Ciao
- Io sono Steven, vuoi essere mio amico?
- Certo! Non hai paura di me, non ti faccio ribrezzo?
- No, sono sicuro che sei simpatico come lei.
- Lei chi?
- Ora te la presento.
Steven lo portò sotto la scrivania e lì vi trovò una graziosa ragnetta simile a lui. Si avvicinò fecero amicizia e s'innamorarono. Steven li salutava e ci giocava sempre, ormai erano tre amici inseparabili.
Dopo un po' di tempo il padre si sistemò con il lavoro, cominciò a guadagnare soldi e cercò una casa più grande e più bella. Steven portò con sé i due ragnetti e felice s'inventò questa rima.
- Il ragno porta guadagno!
- Il tuo cuore è pieno d'amore! Aggiunse Tessè.
E fu così che vissero per sempre felici, ogni tanto il suo amico Volì passava a salutarlo, ma sapeva che stava bene ed era felice per lui.