Decido di andare in un parco qua vicino, a fare due passi. Dicono tutti che fa bene, vediamo un po' che succede. Settembre, l'umidità, le prime foglie che ingialliscono ultimi giorni di libertà per tutti gli studenti. Mi guardo intorno e vedo che tutto si svolge nella normalità di tutti i giorni: i ciclisti sulla strada, i motorini sui marciapiedi e i pedoni sulla pista ciclabile, fantastico! Neanche un grande regista avrebbe potuto fare di meglio. Sento il bisogno di sedermi e qui scatta l'operazione "panchina". La prima che incontro presenta evidenti tracce di compagnie estive, i giovani si sa prediligono sedersi sui poggia schiena e appoggiare i piedi infangati dove ci si siede... passiamo oltre, questa è notevolmente sdentata gli sono rimasti solo due listelli bocciata! Ecco forse ci siamo questa di listelli ne ha ben cinque Ok buona la terza, c'è scritto sopra "scemo chi legge" e "Antonio vuole solo the", se vedrò Antonio, mi devo ricordare di non offrigli mai un caffè. Adesso sono operativo, niente giornale niente libro oggi si osserva, cosa? Visto l'orario, la passeggiata dei cani...
Arriva il primo, uno splendido esemplare di cane lupo di nome Black, sta portando a spasso la sua padrona, una signora anziana minuta, munita di scialle sulle spalle, di quelli fatti con la lana avanzata multicolore, realizzata all'uncinetto, vestaglietta domestica e calze di lana a mezzo polpaccio... l'inizio non è dei migliori. Da un Suv nero scende un elegantissimo signore incravattato, a occhio e croce saremo sui 130 chili, apre il baule e fa scendere in pompa magna un chihuaua, stupendo anche quest' accoppiamento, ad onor del vero avrei preferito almeno uno spinone gigante, ma si sa l'amore è cieco. Vedo spuntare in fondo alla via in signore che chiameremo INI, perché a tre cagnolini, che sono piccolini e son dei bassottini, che fanno tanti bisognini, ma che restano sui marcia piedini, perché il signor INI si schifa a usare i sacchettini! Poi ne arriva uno nero con un nome strano Uri, è un labrador taglia giusta, fisico aitante, pelo lucido. La sua padrona veste come lui, giubbotto nero, jeans neri, capelli neri... telefonino nero. Il cane mi guarda con occhio stanco e in risposta al mio sarcasmo, davanti alla mia panchina fa tre giri in cerchio e si esprime al meglio! La signora senza imbarazzo e direi anche con una certa classe, mi guarda come per scusarsi, estrae dalla sua borsa un sacchettino e confeziona con cura le esternazioni di Uri.
Almeno una cosa giusta oggi l'ho vista, ma penso che domani mi porterò un bel libro che parla della psicologia dei padroni dei cani, ma anche di quella di chi li sta a guardare...