Clunk-clank... (Devo smettere di leggere i fumetti alla mia età... Non fa veramente così il rumore della serratura che si apre...)
Subito un artiglio di freddo mi graffia in zona occhi, lo soffro particolarmente dopo la paresi facciale dovuta all'appoggiarmi le scatole di gelati per portarne di più dal camion ai bar durante il lavoretto estivo...
Se in questo momento incontrassi Vanna Marchi o il prode Maestro di vita Do Nascimento e mi chiedessero mille euro promettendomi lenzuola calde a vita, il gran desiderarlo mi farebbe abboccare...
Nel tragitto dalla porta alla macchina vedo mio nonno tutto intento a spazzare le foglie gialle/marrone chiaro, ci vedo poesia e vorrei farlo anch'io...
A bordo della mia piccola autovettura vedo due signore del paese con la borsa della spesa in mano che si parlano tenendosi alzato il bavero dei giubbotti, ci vedo poesia e vorrei essere una di loro...
Anche nel vedere mio babbo dirigersi in edicola con i capelli scompigliati dal vento ci vedo poesia... Mi vede, mi fa il dito...
L'auto con dentro me stesso procede sulla ragnatela della routine..
quando arrivo all'incrocio per immettermi sulla strada provinciale vedo tutti i virus e i batteri che sfrecciano in un senso e nell'altro... in un batter d'occhio sono anch'io uno di loro e mi appresto ad ammorbare l'occidente urlante e incazzoso con la mia banalità improduttiva...
Finchè il ragno nero non mi mangerà, amen.