Come sempre a Natale si è più disponibili verso il prossimo.
Ci si sente più buoni, o almeno lo si crede, come se le festività fossero il toccasana alla nostra cattiveria quotidiana.
I negozi strapieni di gente alla rincorsa del regalo da fare per far bella figura o per accattivarsi un amico, per far felice il figlio, il nipotino o come pretesto per riappacificarsi con chi da tanto tempo non vedevi più.
In tutto quel marasma c'è anche chi lo fa col cuore: felice di far felici!
Scende la sera, le vetrine si illuminano di luci colorate mentre le strade si affollano ancor più e le macchine intasano quelle vie che prima percorrevi in pochi minuti ed ora, se va bene... ore!
Clacson che stromazzano, confusione di pedoni che rischiano di venir soffocati dal fumo delle marmitte sature di veleno... Una mamma con la carrozzina cerca di attraversare la strada, bimbi che si rincorrono tra le macchine ferme in sosta e chi, approfittando, ripulisce, non richiesto, il vetro di una macchina con la speranza di una monetina.
I poliziotti del quartiere cercano di sfoltire il traffico in altre vie meno straripanti di veicoli, ma sembra che tutte debbano andare in "quella" direzione..., il caos! Tutto è nevrotico... tutti alla spasmosa ricerca di qualcosa...
Un clochard, seduto per terra su di un vecchio cartone che servirà come riparo nella notte, davanti alla stazione, osserva e tace. Non chiede nulla, non allunga neppure la mano per sperare in un obolo..., guarda disinteressatamente quel frastuono, quella moltitudine che va e viene, tutti apparentemente con un valido motivo..., osserva e tace, forse sorride...
In quei concitati momenti dove i suoi conterranei sembrano fare a gara a chi spende meglio e bene, nella sua infinita miseria, sente di essere l'uomo più libero del mondo!