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Tutta la vita insieme - Terza parte

[don Gaetano ad Angela]

"Signora Angela, si calmi, la prego. Sì, sì, lo so che c'è un problema, seguo con attenzione la faccenda, mi creda. Noi non lasceremo solo il signor Luigi.
Mi faccia parlare! A volte bisogna saper percorrere strade tortuose, per far la volontà del Signore. Soprattutto quando bisogna superare le resistenze di chi si trincera dietro formalismi burocratici. Ma la Chiesa è saggia e sa come agire, in questi casi.
Però lei ci deve aiutare.
Il nostro Vescovo suggerisce un passo che può facilitare le cose. Se lei e il signor Luigi presentaste, ecco, una istanza di separazione, credo che potremo convincere la Direzione dell'Hospice.
Via signora, la capisco, ma a questo punto si tratta solo di una formalità. Non cambia certo l'essenza delle cose, l'affetto che vi lega e tutte quelle cose lì, ma, mi creda, può facilitare molto la situazione.
No, mi dispiace, ma non posso concederle di consultarsi con lui. Questo no. L'anima di Luigi non può perdere di nuovo i meriti che ha appena acquisito.
Per cui accetti questa separazione come una prova, e non intralci più a lungo la nostra opera."


[Adua a don Gaetano ]

"Ben fatto, padre! Sono proprio contenta che ci sia qualcuno che rimette le cose al proprio posto! Quanti anni ho dovuto aspettare questo momento! Quella 'signora' ha avuto quel che si merita, ora.
Ma, a parer mio, questo non basta. Non voglio insegnare a lei il suo mestiere, Dio me ne guardi. Ma un foglio di carta non dimostra nulla. Di fronte al Signore, voglio dire. Tutti sono capaci di essere buoni cristiani, a parole. Mi permetta, c'è chi non si farebbe scrupolo di prenderla in giro, caro Padre.
Bisogna mettere mio marito di fronte ad una scelta, una vera scelta. A qualcosa che dimostri a tutti la sua più profonda intenzione.
Vuole o non vuole redimersi? E allora lo dimostri. In maniera chiara. Senza tentennamenti. Tagli ogni ponte con quella là.
Lo so che non la vede più. Ma, via, che sacrificio è mai questo? Qualche giorno di lontananza non pareggia trent'anni di convivenza, le pare?
Anche perché la signora fra poche settimane erediterà tutti i suoi beni. Può fare sì qualche piccola rinuncia. Poi tanto avrà il suo conto in banca, ed è bello pesante, gliel'assicuro. Lui non ha voluto dirmelo, ma i resoconti che ho trovato nei cassetti del comò non mentono. E la casa, una signora casa. In un posto di lusso. E anche quell'appartamentino al mare. Ed i terreni. Insomma, un bel po' di roba.
Che andrà tutta a lei.
A lei che non saprà nemmeno di che farsene, non come me che ho due figli a cui pensare.

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4 commenti:

  • Anonimo il 26/02/2011 08:33
    Potrebbe essere un testo teatrale. Lo scherzo peggiore che puoi farci è lasciarci così, senza finale. No vero?
  • Anonimo il 24/02/2011 10:06
    anche io noto con piacere che la storia continua!!!!
    questa faccenda mi sta appassionando!!!
    Gianni ti aspettiamo per il resto eh
  • Anonimo il 24/02/2011 07:58
    Ha ragione Nunzio, pareva anche a me strano che fosse terminato... ed infatti ora è più chiara, la storia... rileggendo la seconda e la terza parte ora i personaggi si stanno delineando meglio... ciaociao
  • Anonimo il 24/02/2011 06:45
    Pensavo che fosse terminato con la seconda parte ma vedo con piacere che hai deciso di continuare. Saggia decisione, in questa maniera riesci a connotare meglio i personaggi e la storia. Aspetto le altre parti. Ciao Gianni.

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