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Ogni emozione è arte, vita
Dolce.
Inizia tutto da una leggera pioggia, che battente scende dal cielo posandosi sulle mie non lisce gote, infiltrandosi all'interno degli angoli perfetti dei miei occhi, s'è posata sulle orecchie ed ha scomposto i miei capelli, divenuti neri anzichè castano chiari. Ed è lei la fonte di tanta creazione e vita tanto la desideravo. Gocce d'acqua e amore sfiorano il mio corpo, lo cedo volentieri a loro, tanto sanno che avevo voglia di loro in questi giorni di solo Sole e cielo pulito.
Nei passi dove si confonde l'assoluta convinzione di un sorriso spiegato lungo la strada, dove un gatto delizioso all'aspetto cerca rifugio sotto un'auto, dove delle minute onde si sviluppano su una pozza d'acqua, ora sta riflettendo il tuo volto mentre continuo a proseguire.
Cade solenne, la terra ne è avida, le piante l'attendono inpazienti.
Ora il Sole è più alto, ma è nascosto dalle nuvole grigiastre che non si decidono a concludersi in tempesta. Proseguo solo lungo la via col tuo pensiero costante, un sorriso deciso e forte, magari anche una perfetta decisione mia, di me stesso, e per me stesso.
Il mondo corre - deve farlo purtroppo - ma c'è qualcuno che ancora, come me, continua ad andare piano, a piedi sotto la pioggia fine e tenera. Non so resistere proprio a creare la vita.
Mio acquisto oltre al caffè, delle calle rosse e rosa, e le pianterò subito, finchè c'è luce solare.
Esatto perchè non resisto difronte alle forme espressive della vita, mi donano emozioni allargate, sensazioni e brividi lungo gli occhi, essi si saziano di ogni visione.
Or dirigo il mio minuto corpo che ingrassa, verso la mia fede e la cattedrale risplende adornata da quei disgustosi ponteggi che ne rovinano l'esterno ormai da anni. Ma io vedo quella luce bianca illuminarla, e la pioggia si posa ora sui suoi gradini, ed io salgo piano pregando di già. Ecco spengo l' ipod, chiudo l'ombrello ed entro nel Tuo mondo Maria, con te parlerò oggi.
''Grazie di avermi creato così come sono, ho imparato ad accettarmi e questo è l'importante, ciò che deve imparare, è accettare me, alla prossima.'' Interno estroso e largo, imponente ed alto, delicato nelle forme neoclassiche del marmo e persino della pietra. Ma i discorsi sono tramite Noi, che parliamo e scherzando ci sorridiamo pure. So benissimo che eri affianco a me magari, pure con una mano sulla spalla, ma io guardavo una luce, un vuoto, giravo lo sguardo tra i banchi ed ero solo. No sbagliato, non sono mai solo, perchè sei sempre presente Tu.
Ecco così esco, e piove. Il muschio se ne abbevera felice.
Che splendida canzone, ed io devo piantare le calle, sono le cinque del pomeriggio, devo muovermi, o il Sole mi dirà addio per oggi ed io non avrò fatto nulla.
L'arte mi colpisce più d'ogni altra cosa, ed è un bene ch'io mi acculturi personalmente sulla mia città.
Oh! Ma che bello il museo del corallo. Okay entro. Una bellissima visione di una casa trasformata in museo, dove il corallo si erge rosso e delizioso. Così tra scale e oggetti, sorrido all'arte, e mi rendo conto che l'uomo è arte, crea oggetti meravigliosi, colorati e non, ma noi siamo arte.
Dirigo il mio sguardo fuori, e muovo le gambe veloci che devo piantarvi.
La luce c'è, ed io poso, questo delicato bulbo nella terra, in attesa che possa nascere, al mondo una nuova vita donare. Sono stanco ma non mi importa, è una splendida melodia questa, e la pioggia ne accompagna i versi, i miei passi lungo la strada.
L'essere umano è arte, figlio dell'arte. Questo essere è vita, ed ha compito di donare vita, di evolvere la vita e di renderla piacevole agli altri. Noi abbiamo il compito di sorridere, di vivere e di continuare a seguire i giri di rotazione e rivoluzione del pianeta, finchè possiamo.
Ogni volta che un'emozione varcherà il vostro viso, quella sarà la passione della vita, dell'arte
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