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Dedizione

Impronte sulla terra, le mie grazie sull'ortica, lei non provoca dolore.
Dedizione. Un cielo eterno che attende di essere solcato e cavalcato in lungo ed in largo, qualche nuvola è di passaggio, pochi i volatili oggi. Non c'è conforto nel cemento del marciapiede, ma nel silenzio sporco della terra.
Miei passi sulla via asciutta e dritta, seguito da altrettanti passi silenziosi, non hanno bisogno di parlare loro, mentre io avanzo solo senza nemmeno musica. Sbatto le palpebre, insisto ma non scompare il triste pensiero che mi accompagna, e voi mi saltate addosso sporcandomi, non vi sento nemmeno.
Fermo e immobile sto qui dinanzi al fiorire della primavera che quest'anno, si sta facendo attendere.
Rosei i petali in fiore, albicocco che accarezzo. Una bellezza creata a modo suo.
La pianta è immobile, patisce freddo e calore tempeste e distruzione. Ma lei vive e scruta, attenta chi le passa al fianco, all'alto, sotto. Dedico attenzione a chi come te, non ha niente per ferirmi sennon morire.
Ronzii, al lavoro sui fiori, con assoluta dedizione, le api.
E anche voi continuate a volare e fare il vostro compito, non esitate mica. Il processo della vostra vita continua e non si interrompe, voi siete leggiadre, accogliete il fiore e lui accoglie voi.
Continuità la vostra, egregio favore reciproco.
Fisso voi, non mi stanco nemmeno, il tempo pare si sia fermato nel fissarvi.
È malinconia ciò che mi circonda, serenità le parole con cui esprimo ciò che ho dentro da anni ormai.
Com'è che non mi stanco a guardare delle api al lavoro?
E sono lo stesso qui, fermo ad osservare ciò che la natura mi offre e non mi fermo per nulla, mi toglie il fiato, non respiro, senza più niente esprimo un dolore dentro con naturalezza e scruto tu che non fiorisci. Non mi scorre il sangue e non fiata la persona mia.
Ma misteriosa presenza richiama me al presente, una voce, piccola e carina, mi chiede di giocare.
La vita non è fatta solo per soffrire.
Questa vita non è fatta di preoccupazioni, dolore.
C'è il resto, si alterna, cresce e muore.
Va scrutato e cercato, perso.

Che vada al cielo o alla terra basta saperla accettare, vita.

 

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3 commenti:

  • Giuseppe Tiloca il 15/03/2011 20:28
    Grazie a tutti e due, si attende sempre
  • soffice neve il 14/03/2011 19:00
    bel quadro di chi sa attendere, osservando e accorgendosi che qualcosa di buono comunque ci sarà... neve
  • Anonimo il 11/03/2011 18:42
    Ora capisco quello che volevo dirmi! Mi è piaciuto molto questo racconto. Molto lirico, e visivo. Mi ha trasemsso tristezza, sofferenza... emozionante ed emozionale, mi ha ricordato tra l'altro una famosa poesia di Carducci "pianto antico"...

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