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La forza della fede

Su un lettino, composto di una branda quasi arrugginita, un materasso di vecchia lana da ricordare le Dolomiti, un paio di lenzuola di panno giallastro e una coperta di tipo militare, giace infermo Michelino.
Nella stanzetta generosi entrano pochi raggi di sole, da un finestrino, che non ha visto una pennellata dai tempi della bisnonna.
Michelino ha una chioma bionda e riccioluta, occhi vispi e azzurro mare, un visino pulito, con un nasino all'insù ed una boccuccia a petali di rosa; ha poco più di otto anni, soffre ma non lo mostra.
I genitori piangono per questo piccolo ed unico figliolo; sanno quel che sente, quel che prova, ma sotto a quei begli occhi non hanno mai visto spuntare una lacrima.
Michelino tutte le sere, a mani giunte prega Dio e San Michele Arcangelo, suo protettore, che forza gli danno per aprire gli occhi e sentirsi forte e sereno ad ogni spuntar del sole, seppure immobile.
Una mattina un passerotto, piccolo e carino, sul davanzale del finestrino, appena socchiuso, s'era posato; Michelino ha in mano un pezzo di pane e lo invita a colazione; un piccolo aprir di ali in lieve e dolce movimento, ed il volatile gli è già vicino a beccarsi le briciole; per ringraziarlo poi, si posa sul suo indice cinguettando qualcosa, che fuori viene come una deliziosa melodia.
Da questo dì Michelino ha un fedele amico, che compagnia gli fa ogni mattina.
Una notte, apparentemente non diversa dalle altre, qualcosa accade di veramente straordinario; un fascio di luce, che tutti i colori dell'iride comprende, entrando dal finestrino accarezza la bionda chioma dell'infermo; apre gli occhi e vede la fiammeggiante spada dell'Arcangelo Michele, spalancò del tutto quelle pupille stanche e lo vede tutto intero, proprio così com'è su quel Monte a lui dedicato. E così dice:

- Oh Michelino, Michelino!

- Sono qui Mio Signore.

Rispose egli senza dolore.

- Oh Michelino, Michelino!

La sublime apparizione replicò.

Michelino:

- Sono qui ad ubbidirti mio Arcangelo custode.

San Michele Arcangelo:

- Ebbene dì ai tuoi di condurti da me su questo Monte, che Gargano è il Promontorio, in una grotta vi aspetto, da me da secoli e secoli dimorata e protetta.

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4 commenti:

  • Anonimo il 02/07/2011 17:22
    bellissimo racconto pieno di amore... scritto con sesibilità... S. Michele Arcangelo Principe delle milizie celesti e protettore contro le potenze delle tenebre... molto bello la fede può tutto... un bellissimo miracolo Don
  • Anonimo il 15/03/2011 23:04
    storia coinvolgente, bravissimo Don ciao Salva.
  • Vincenzo Capitanucci il 15/03/2011 13:04
    Molto bello Don.. i miracoli della fede...
  • Anonimo il 14/03/2011 19:43
    gran cosa la fede... tu sai che io la cerco, Don... ma invidio chi ce l'ha... meritorio racconto, commovente... ciaociao

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