username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Genova-New York-Genova

A quei tempi, parliamo del 1980, ero ancora sull'ammiraglia della flotta Italia, sempre col Mancini Quartett.
Avevamo il compito di suonare fino alla mezzanotte in classe turistica per i giovani, e dall'una alle due (di notte) al night di prima classe dove l'ambiente era più convenzionale e snob.
Non vedevo l'ora che arrivasse il momento dello swing perché tra i brani di Ellington, Armstrong, Goodman ed altri, il mio solo interesse era per Grazia, la hostess di prima classe che col suo metro e ottanta, capelli biondi ed un viso da Madonna non passava certo inosservata.
Ma era troppo per me... ed in più corteggiatissima da tutti gli ufficiali di bordo, decisamente più affascinanti nelle loro divise che un "orchestralaccio" dai capelli alla Beatles.
L'avevo adocchiata durante il viaggio precedente, ma non avevo il coraggio di farle delle "avance".
La consideravo irraggiungibile.
Tuttavia la nostra amicizia si stava consolidando fra il serio ed il faceto spingendosi oltre quello che poteva definirsi un rapporto di amicizia.
Convinto però di non esserne degno mi accontentavo di restarle amico e lanciarle battutine simpatiche e spiritose a doppio senso che potevano essere scambiate per una normalissima complicità fra vecchi amici.

Una sera, finito di suonare, mi si avvicina per darmi la buona notte ed io, sempre scherzando.
"Ma come, vai già a dormire? Sono solo le due, potremmo restare qui a parlare un po'... ".
"Sono stanca... ma facciamo così, vieni tu da me e parleremo stando comodamente seduti".
Stimolato, ma ancora poco convinto dell'inaspettato invito aggiungo:
"Cosa posso portarti?".
"Mah, ... data l'ora potresti portarmi un po' di the".
E se ne va lasciandomi un sorriso che non seppi interpretare subito malgrado la mia (finta e proverbiale) impertinenza.
Chiusi gli strumenti andai al bar cercando di convincere il barista a farmi quella bevanda che mi avrebbe aperto la porta del paradiso... ma non ci fu nulla da fare, la macchina del caffè era già spenta e non poteva riportarla in pressione per me.
Andai al bar di seconda classe... chiuso... e ritornai allora al night dove mi feci dare una scatola di cioccolatini dal barista divertito della mia eccitazione e mi recai all'appuntamento cercando di non farmi "beccare" dal capitan d'Armi.
Costui è una figura che fu istituita credo nel 1940 quando l'immigrazione era in pieno svolgimento ed aveva il compito di regolarizzare il flusso migratorio ed in più segnalare eventuali sregolatezze dell'equipaggio. Era un sott'ufficiale la cui figura è oggi del tutto inadeguata e decisamente superata.
Raggiunta la cabina di Grazia bussai leggermente mentre il cuore pareva impazzire in gola.
Non so se avete mai provato questa sensazione di eccitazione mista a inquietudine.

12

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

22 commenti:

  • Bruno Briasco il 19/05/2012 09:24
    Grazie del passaggio Rainalda e piacere di conoscerti, scusa il ritardissimo
  • Bruno Briasco il 19/05/2012 09:22
    Sì, ricordo ancora come fosse ieri...
  • Igina il 18/05/2012 20:29
    Che bella storia... sentimenti veri... Carpe diem... del doman non v'è certezza... ma è tanto bello vivere certe esperienze e poi anche ricordarle con amore!!!!
  • rainalda torresini il 18/04/2012 15:35
    Un classico esempio di una parte della vita di chi va per mare. Vedi la storia : "Novecento e il pianista sull'oceano" di Baricco.
    ma anche le donne sono consapevoli che la storia fiabesca finirà? Come donna bisogna avere un cuore speciale per vivere su una nave
    e non innamorarsi mai veramente!
  • Bruno Briasco il 07/03/2012 08:28
    È stata una bella favola per entrambi che è nel mio cuore come il più bel ricordo di quel tempo.
  • Bianca Moretti il 07/03/2012 00:29
    Donna intelligente e di buon gusto la cara Grazia! Ha capito dove stava il vero valore. Ha resistito al fascino dell'alta uniforme cedendo a quello di un orchestrale che con le sue magiche note musicali meglio di tutti ha saputo attrarre la sua attenzione, regalandogli 30 giorni (e immagino notti) da favola...
  • Bruno Briasco il 03/05/2011 19:42
    ... eh sì, in effetti noi siamo "fuori"... ah ah
  • Anonimo il 03/05/2011 18:32
    Mortali forse si, comuni no

    Suz
  • Bruno Briasco il 03/05/2011 18:25
    Hai perfettamente ragione cara Suzanna e... bentornata tra noi, comuni mortali... (anche se continuo a seguirti leggendoti...)
  • Anonimo il 03/05/2011 18:10
    Bella storia Bruno, mi è piaciuta.
    Sono cose che capitano ai musicisti in viaggio.

    Suz
  • Bruno Briasco il 28/04/2011 12:06
    Un caro saluto Cristian... aspetto tue nuove da emozionarci
  • Anonimo il 28/04/2011 11:49
    Questa è vera storia di vita vissuta!! scritta molto bene ed immedesimarsi nel racconto viene spontaneo. Bravo Bruno bel racconto..
  • Bruno Briasco il 27/04/2011 17:55
    Ciao Francesco... ben tornato! Sì, è autobiografico, condensato, come poace raccontarmi. Sono conbtento ti sia piaciuta la prima parte. Adesso spero che pubblichino il resto... ti abbraccio e grazie del prezioso commento.
  • Anonimo il 27/04/2011 17:24
    nostalgica e romantica questa storia... bella la patina di malinconia che l'avvolege... e bravissimo tu a condensare questi bei ricordi tutti in poche righe, e a coinvolgere noi lettori!
  • Bruno Briasco il 27/04/2011 12:44
    aspetta di leggere il resto... graditissimo il commento
  • Anonimo il 27/04/2011 12:21
    ho MY GOD... bruno... bellissima storia... ho sempre detto che se un Grande...
  • Bruno Briasco il 27/04/2011 09:28
    L'avevo vissuta così... intensamente... l'avevo amata come mai... S', forse hai ragione nessuno è irragiungibile, ma sai... ero giovane e avevo ancora certi tabù di classe.. Grazie Vincenzo, detto da te, veterano, il tuo commento è un complimento più che gradito.
  • Vincenzo Capitanucci il 27/04/2011 09:22
    Nessuna donna è irragiungibile... ad un cuor ed a un animo gentile
    Molto bello Bruno...
    La consideravo irraggiungibile...
  • Bruno Briasco il 27/04/2011 08:43
    Brava Paty... mi fai felice sapere che stai leggendo. È stato un grande amore... per lei srei andato in capo almodo... ma ildestino aveva deciso diversamente... loleggerai in seguito. Ti abbraccio forte e... forza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  • Anonimo il 27/04/2011 08:07
    Molto bello Bruno... eh sì gli amori inaspettati sono spesso quelli che lasciano nel cuore i ricordi migliori, poi si sa quando non ci si aspetta nulla, tutto diventa più bello...
    un amore breve intenso travolgente... ne so qualcosa...
  • Bruno Briasco il 26/04/2011 08:42
    Ciao caro Michele... mi fa piacere che ti sia piaciuto... in effetti, come dici, i limiti umani no hanno limiiti o confini... ti ringrazio del commento più che gradito
  • Michele Rotunno il 26/04/2011 00:18
    Caro Bruno hai descritto una sacrosanta verità, sono proprio i modesti consapevoli dei propri limiti a uscire vincitori a sorpresa. È successo anche a me trentacinque anni fa e ancora oggi quando ci penso non riesco ancora a crederci.
    Ciao Bruno, sei grande!