la prima volta che la mia maestra mi definì un topo di biblioteca avevo otto anni e mi ci vollero due giorni per decidermi se fosse il caso di esserne fiera o se, invece, non avrei dovuto desiderare di sprofondare nel sottosuolo, nel qual caso mi sarei trasformata in topo di fogna, cosa assolutamente al di sopra di ogni possibile capacità di autolesionismo; ragion per cui decisi di rimanere ancorata a tempo indeterminato al luogo dei miei cartacei buffet e di accettare la parola "topo" quale segno distintivo. fu da lì che ebbe inizio il mio amore per la differenziazione.