racconti » Racconti fantastici » La principessa dei fiori - 8° capitolo
La principessa dei fiori - 8° capitolo
(Parigi)
Finito di pranzare andiamo direttamente nella mia abitazione prendiamo i bagagli, usciamo, mettiamo tutto in macchina e partiamo; passiamo un attimo nel negozio dove lavora la ragazza di mio figlio, la saluto lasciando le chiavi dell'alloggio, ricordando di darle a Luciano in serata.
"Gerard un'ultima cosa devo salutare Claudia gli avevo promesso che sarei passato un attimo a salutarla se non ti dispiace c'impiego solo un momento, ecco ferma qui grazie."
"Va bene fai presto"
Così suono dà Claudia là saluto e ritorno subito in auto.
Sono le tredici abbiamo circa sette ore di strada da fare quindi partiamo subito verso Ventimiglia e prendiamo l'autostrada, mi è sempre piaciuto viaggiare, percorrere questa strada è emozionante, con Gerard ascoltiamo un po' di musica e nello stesso tempo ricordiamo la nostra infanzia così rendiamo il viaggio più rilassante e piacevole.
Percorriamo l'autostrada a velocità normale, non riesco a vedere le città che attraversiamo, qualche volta vedo in lontananza il centro abitato come nei presepi case disposte a riempire il panorama.
Intanto siamo arrivati al pedaggio di Auxerre, siamo quasi alla fine del viaggio il tempo è volato piacevolmente anche se qualche volta il pensiero era rivolto a mio figlio, sentivo già la sua mancanza.
Il mio caro amico sa tirarmi su il morale mi parla di Parigi una città meravigliosa, mi ricorda che quando eravamo giovani gli dicevo sempre che avrei fatto follie per poterci vivere e adesso come uno scherzo del destino a cinquant'anni realizzo un sogno che avevo ormai dimenticato, ed è vero il detto "mai, dire mai" si addice a qualsiasi situazione.
Ormai è tardi e siamo stanchi, quindi arrivati a Parigi andiamo direttamente a casa mia così posso subito prenderne possesso, lui mi fa vedere la composizione delle stanze, e subito dopo usciamo per andare a mangiare al ristorante.
"Mio caro per questa sera ti devi accontentare di una cena al ristorante, poi domani penseremo ad organizzare prima la tua abitazione e dopo faremo una piccola scorta alimentare"
"D'accordo Gerard non so cosa dirti"
"Ecco bravo non dire niente, adesso ti porto a mangiare in un ristorante tipico italiano il proprietario è italiano e la sua cucina tipicamente Toscana"
Così dicendo ferma la sua auto in Rue Brunel e parcheggia e c'incamminiamo a piedi, il ristorante è vicino a Porte-Maillot ed eccoci arrivati in 6 Rue du Dèbarcadére.
Effettivamente il locale è bellissimo ed i prezzi sono molto accessibili per essere a Parigi (da 50€ a 100€), certamente adesso non potrei permettermi una cena qui.
Entriamo e subito l'addetto alla sala riconoscendo Gerard, ci fa accomodare ad un tavolo vicino la vetrata dove si guarda fuori in strada e quindi ci consiglia di prendere - linguine e vongole e come secondo piatto un ottimo carpaccio di manzo con rucola e formaggio e da bere un buon Chianti.
Tutto troppo buono e questa sera è stata davvero bellissima era molto tempo che non mi sentivo in questo modo rilassato e tranquillo.
Abbiamo cenato e parlato per tutta la sera, tutto intorno è magico al punto che mi sembra di vivere in un sogno.
Dopo cena mi riaccompagna nella mia abitazione al 24 Boulevard Maillot e così occupo posto a casa mia, Gerard mi saluta e mi fissa un appuntamento per il giorno dopo verso le 10, 00.
Ed eccomi solo in questa nuova avventura della mia vita, non mi sembra vero, mi sentivo un piede nella tomba e all'improvviso tutto ha ricominciato a girare nel verso giusto.
Entro in salotto e mi accomodo in poltrona, esausto non ho nemmeno la forza di aprire i bagagli, sistemare i vestiti e tutto il resto, infatti farò questo domani, per questa giornata basta così, mi accorgo della mia pianta (quella che avevo dato poco tempo fa a Gerard da mettere qui in salotto) oh che bella, mi avvicino e gli parlo dolcemente;
"Ciao mi sei mancata, vedo che ti hanno trattata bene sei bellissima, adesso riprenderò nuovamente io a curarti mia dolce principessa, (io la chiamo così) il suo nome deriva dalla regina Carlotta di Meclemburgo e la sua storia mi ha affascinato ella fu (la Regina consorte che regnò più a lungo 57 anni), ebbe 15 figli, una volta erano molto prolifici; in ogni caso questa è una pianta bellissima.
Mi sento stanchissimo vado a letto, domani sarà un'altra giornata di quelle intense e quindi meglio dormire subito, buona notte principessa.
12
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0