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Jack, Libertino
Start.
Festa, mangiare, riposo di quattro ore, quando capita avere due ore di svago: "Non si può vivere così..." ripeteva Jack, ma diventò un circolo vizioso.
Prendi, via, corri, "ti aspettano!", festa, festa e festa; non c'è il tempo per il pranzo e la cena. Scegli tutto d'un fiato finche il cervello non andrà in carenza di ossigeno, finche le tue membra non implodono. Mandi a puttane una vita normale, quella della gente ordinaria, la gente sistemata, la gente felice con la sua famiglia, la gente che consolida di giorno in giorno una rispettosa posizione sociale. Ma non te ne frega un cazzo, tu sei il supereroe.
Bisogna accendere la TV ogni tanto, perché si sa, la televisione ti fa tornare a contatto con il mondo.
Lunghi silenzi con la luce del sole. Di giorno hai i riflessi troppo spenti per collegare qualcosa di apparentemente logico. Puoi solamente ambire ad essere una larva umana con il suo ciclo vitale limitato: mangiare, bere, cesso e nel tuo caso fumare.
Di giorno un vegetale sprizza più simpatia di te. Quando parli in realtà non dici niente, il motivo? Non si capisce un cazzo di quello che dici. Hai la bocca impastata dagli alcoolici e dal pacchetto di sigarette fumato la sera prima al club o al concerto.
Quando calano le tenebre, ti attivi, diventi un animale da festa e pensi agli altri coglioni che invece dormono e li sfotti. Tu stai vivendo la notte, il brivido del buio che ti elettrizza e ti nasconde da te stesso. Ma ancora non lo sai.
Il ritmo del tuo ultimo periodo di vita ti ha scombussolato i tempi e le fasi della tua giornata. Parti per una festa alle ore più impensabili tanto non te ne frega, i tuoi non ci sono. Non ci saranno per un bel pezzo, in viaggio da qualche parte a fottere come conigli (giustamente, se lo meritano). Hai un fido compagno nella tua stessa barca, che ti segue ovunque.
Chi ti vede al party pensa che tu sia una persona solare, con chissà quali progetti ed interessi nella vita, che parla con dimestichezza e garbatezza, che è simpatica a suo modo, ecco, un bravo ragazzo.
Effettivamente non sei una cattiva persona. Ma dentro ti senti consapevolmente "buttato via", la tua vita ha cancellato la parola ordine dalla tua testa, il caos è la tua fede.
Arrivi alle 5 del mattino e pensi: "Beh adesso, che cazzo faccio? Dove andrò a svaccare?". Realizzi nei tuoi pensieri che effettivamente di dare una risposta a quelle domande non ne hai voglia. Pensi solo a far festa il più possibile, a sballarti un po', e a fumarti qualche "K". Senti anche che una scopata ci starebbe tutta, allora decidi di degradarti totalmente e cercare la prima che te la cali. Una vacca in parole povere, priva di pudore (proprio tu hai il coraggio di parlare di pudore!). Può andarti bene oppure male. Magari rimedi un pompino oppure niente; e la diventa brutta. Ti vedi costretto a masturbarti sotto la doccia appena tornato a casa.
Casa. Forse non sai neanche più cosa significa, dormi dove capita e ovunque ti risvegli vedi disordine e sporco, gente presa come te, o la puttana della sera prima che ha un alito da cavallo morente (di questi tempi è pieno di cavalli morenti, siamo noi stessi).
In quei fottutissimi 10 minuti dopo il risveglio, dove non sai ancora se regna l'inconscio o il tuo stato bradipale terminale, pensi: " Ma che cazzo sto facendo? ".
C'è chi quella domanda, in quei insignificanti (ne sei sicuro? ) 10 minuti di tempo per rispondere, la scaccia con una sigaretta o altro dalla sua mente. Altri invece riescono a dare una risposta sincera a sé stessi, per una volta ci credono. Non è facile credere. Tanti uomini sarebbero stati migliori se avessero creduto in sé stessi. E così lo si sputa dall'anima stanca di quella sporcizia..
Stop
Fottetevi, probabilmente la mia vita non ha più il significato che dovrebbe avere questa parola. Così sono solo uno stronzo. Non varrò mai nulla, per me stesso; sto bruciando il tempo. Tic tac, se ne va. Nemmeno mi accordo di quanta benzina mi sono già impregnato. Forse, ho bisogno di un bagno caldo.
Banali concetti? Poco importa. Lascia tutto e se ne và.
Jack voleva solo divertirsi...
12
l'autore Enrico Cestaro ha riportato queste note sull'opera
astenersi bigotti
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