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A proposito della nostra Lingua

È una vergogna!... Non ne posso più.. Tutti i giorni e in qualsiasi momento diventa sempre più difficile capire il linguaggio di giornalisti ed in genere, di tutti gli "Insigni impiegati della televisione." Cerco, inutilmente, di tenermi informata sui fatti che accadono; dopo pochi istanti sono costretta a spegnere il televisore, per la pedanteria di due parole, voce verbale e nome, che ricorrono in tutti i canali e, a mio avviso, sono gratuite e gravemente lesive della dignità dell'uomo, in quanto individuo. Le voci in questione sono: "Verifica e verificare." Facendo un calcolo approssimativo, in cinque minuti ricorrono più di cinque volte. Sono esacerbata... Amici poeti, spero di trovare la vostra comprensione.
In quale società ci muoviamo, ammesso ancora che ci si riesca a muovere. Siamo tutti sottoposti a verifiche... Ma, ironia della sorte la Verità non emerge. Altre voci verbali che non ledono alla dignità della persona, sono, invece, passate sotto la cesoia, esempio: accertare, appurare, analizzare, comprovare, constatare, controbattere, disquisire. I maldestri dittatori continuano spudoratamente ad espandere le loro voci, e, purtroppo, spesso incorrono nell'errore di usarle, persone moralmente irreprensibili.
La medesima accusa rivolta alla Televisione, rivolgo alla scuola: a scolari e studenti vengono imposte le Verifiche. Or bene: che cosa sono? La parola è lesiva in quanto inficia la buona fede dello studente. Quando sussisteva ancora un po' di buon senso, le verifiche venivano chiamate dai docenti, semplicemente, compiti oppure oneri scolastici.
Per finire, a coloro il cui frasario abbonda di parole oltraggiose, come verificare e verifica, rivolgo una domanda: avete provato a verificare, quanti bernoccoli avete?

 

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4 commenti:

  • Giuseppina Iannello il 05/12/2011 20:34
    Io sono una linguista e sento il dovere di correggere l'insulso scorretto e poverissimo vocabolario della nostra Lingua, che un tempo era amabilissima perché ricca, garbata, suadente... Oggi i veri Italiani sono pochi, io sono un'Italiana autentica e sento la sacralità della lingua. Non si può! È immorale ridurre il patrimonio dei nostri Avi ad una parola soltanto: "verificare". Se avete tanta voglia di verificare, verificate quanti pidocchi avete in testa. E se lo avete fatto per provocarmi, Vi dico che già ne avevo abbastanza delle vostre balordaggini. Non faccio di tutta l'erba un fascio, perché ci sono nel Sito, anche, bravi poeti. Ma, a buon intenditor... Poche parole.
  • Anonimo il 05/12/2011 08:14
    È giusto, scrivere soprattutto di quello che ci accade davanti alla televisione, criticare o giudicare, nel modo che scrivi è per me una pessima scelta, vale la pena non ascoltare...
  • Fernando Piazza il 19/06/2011 12:05
    Sono d'accordo con te sullo scadimento dell'uso del vocabolario cui molti addetti ai lavori della pubblica Tv e non solo ci stanno abituando, abbruttendo, tra le altre cose, una delle cose più belle di cui possiamo vantarci: la lingua italiana, così ricca e varia ma anche tanto vituperata e abusata...
    Potremmo e dovremmo aspettarci di più da coloro che si rivolgono a noi da quel brutto "ornamento" che è oggi diventata la tv (potrei sostituirlo con un mobile molto più grazioso). Io ho smesso di seguirla da un po' e le notizie cerco di prenderle di prima mano e tramite canali più attendibili. È chiaro che è proprio su questo che puntano i grandi comunicatori: parlare del nulla riempiendosi la bocca di parole tanto altisonanti quante vuote, tutto fumo negli occhi per gli sciocchi "lobotomizzati" per giustificare la loro totale assenza di progetti e soluzioni reali per il futuro della nostra società.
    Non sono invece d'accordo per la nota negativa sulla scuola, già tanto duramente attaccata e oltraggiata. Vorrei sottolineare che il sistema scolastico italiano (almeno per quello che concerne il primo ciclo, quello più "formativo della personalità", secondo me) é uno dei migliori al mondo che molti paesi ci invidiamo. Stanno cercando di allinearlo a quello (più scadente) che prevale più diffusamente... Il momento della Verifica non è quello che tu erroneamente individui come mancanza di fiducia nelle capacità degli studenti, ma solo un modo per accertare se determinati concetti sono stati assimilati e compresi prima di passare a nuove unità che senza la conoscenza dei precedenti potrebbe pregiudicarne il futuro apprendimento. Ma forse tu ti riferisci alla scuola di grado superiore: ma anche lì credo che le colpe del malfunzionamento non andrebbero imputate alla scuola, o meglio agli operatori della scuola cui va tutto il mio plauso (e sono la maggioranza : poi, si sa, qualche mela marcia o poco appetibile si trova in qualsiasi campo lavorativo) quanto ai modelli (e sono tanti e non mi riferisco a quelli positivi, purtroppo, anche perché sarebbe difficile trovarne ultimamente nel quadro della nostra odierna società cui i ragazzi si riferiscono e che le famiglie molte volte incoraggiano anziché indirizzare e orientare nel giusto verso.
    Insomma, è un lavoro che va fatto in sinergia, nessuno se ne dovrebbe tirar fuori e ciascuno dovrebbe contribuire con quanto è in loro possesso e secondo le proprie capacità.
    Nessuno si può esimere da critiche ma certo ognuno può fare la propria parte per cercare di rendere migliori le cose di cui spesso ci lamentiamo.
    Un'ultima cosa sulla Verità : diventa Vero ciò che noi vogliamo credere e non ciò che dovrebbe essere Vero per tutti. La verità è diversa per ognuno se la adattiamo al nostro modo di intendere la vita e spesso quando non ci piace diciamo che sono gli altri che non la raccontano giusta.
    La verità ha molte sfaccettature e non ne esistono di assolute, solo convenienti e più accattabili.
    E, ironia della sorte, nemmeno questa è ASSOLUTA, ma solo la mia.
    Mi scuso per la lunghezza del commento ma sono riflessioni scaturite da questo tuo illuminante e un po' amaro scritto. Non prenderle come critiche ma come scambio di pensieri e opinioni. Ti saluto simpaticamente.
  • Bruno Briasco il 19/06/2011 10:24
    Cara Giuseppina, ha perfettammente ragione, anzi... hai fatto caso al vocabolario italiano che sta sparendo per far posto a terminologie americane e slang che null'hanno a che vedere con noi italiani? A scuola? Idem... e poi la TV, come i giornali, ci danno notizie comode a loro o alle loro ideologie politiche. Ma la verità non verrà mai enunciata al popolino. E noi siamo il popolino... per loro. Un abbraccio

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