Non c'è nient'altro che tu possa fare, ormai, se non andar via.
Londra stamattina ha una fissità strana, non si muove nemmeno una foglia. È tutta lucida e piena di sole, ma tu non lasciarti incantare. Vai via da questa vita, ferita e screpolata come la tua pelle, via dal tuo passato di bambina venduta, via dalla voce di tua madre che torna ogni notte a tormentarti, via dai letti luridi, bagnati di desideri malsani che hanno sporcato i tuoi pensieri e la tua anima, via dal buio e dal perbenismo malato di egoismo. Vai via, miss Sugar, lascia dietro di te il marcio, la cattiveria e tutto il male che ha rischiato di ucciderti. Non era amore quello, lo sai anche tu, hai sperato e creduto fino all'ultimo. Non meriti un amore sporco, vizioso, che ti ha umiliata mille e mille volte. Sei andata via, finalmente, brava miss Sugar. Hai portato con te l'unica persona che ha aperto un varco luminsoso nei tuoi giorni. Ti occupavi di lei, l'hai nutrita, vestita, pettinata, amata. Eravate due anime sole, vissute nell'ombra per troppo tempo. Vi guardo in lontananza, ora. Una figura alta e sottile come un giunco, e una bimba bionda e paffutella. Vi tenete per mano, ogni tanto vi guardate e sorridete. Adesso siete libere, sei libera! Buona fortuna, miss Sugar.
l'autore Viky D. ha riportato queste note sull'opera
Ispirato dal libro Il Petalo Cremisi E il Bianco, di Michel Faber