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Lo schianto

Svetka apre a fatica lo sportello della Ferrari e scende barcollando dall'auto. "caspita che botta!" farfuglia, ancora un po' scossa. Fa un rapido ripasso delle ossa del suo corpo per assicurarsi che rispondano tutte all'appello e che siano uscite illese dallo schianto. La luce del lampione l'acceca per un istante, "nic nie zlamane " - sussurra- niente di rotto", e subito si tasta il viso da madonna botticelliana, tanto per accertarsi che non ci siano ferite. Tutto aveva potuto immaginare Svetka, tranne che a fare la puttana avrebbe rischiato di morire in un incidente d'auto. Ha immaginato tanti modi per morire: massacrata da un serial killer, malmenata dal suo protettore-amante, schiantata da una polmonite fulminante buscata nelle fredde notti passate sul marciapiede del piazzale della discoteca, ma nella sua fantasiosa mente non si è mai affacciata l'eventualità di rimetterci la pelle, nel pieno esercizio della sua professione, in una macchina schiantatasi contro un palo.
"sukin syn... figlio di cagna" sibila rivolta al suo cliente, ancora frastornato dai fumi dell'alcool e dalla violenza dello schianto. Anche lui sembra miracolosamente incolume, e tremendamente ridicolo con i pantaloni ancora slacciati ed i boxer a mezz'asta. A Svetka scappa una risatina ironica " se solo gli uomini immaginassero quanto sono ridicoli mentre scopano ci penserebbero due volte prima di farlo". E quelli che vanno a puttane sono ancora più tristemente ridicoli degli altri, inesorabilmente esposti alla cruda meschinità della loro condizione, senza nemmeno il pietoso velo che l'amore cala sugli occhi delle donne affinché non scoppino in una risata fragorosa ogni qual volta si trovino a letto con il proprio amante.
Svetka ha 25 anni, ma ha lo stesso sereno disincanto di una centenaria, fa la puttana per scelta e non per costrizione. È arrivata in Italia 6 anni fa con un unico obiettivo: fare soldi, ma farne tanti, e senza spezzarsi la schiena come sua madre in fabbrica, o come le sue connazionali qui in Italia, che si consumano lentamente facendo le domestiche ad ore o le badanti. Lei non ha l'animo della serva, non le aggrada dover dire "si signora", ed anche come puttana ha i gusti schizzinosi, e difficilmente accetta un cliente che non la ispira. È bella Svetka, di quella bellezza dai colori un po' sbiaditi che hanno molte ragazze dell'est, ma il suo punto di forza non è l'avvenenza, bensì il suo "dono naturale". Non per niente la chiamano " boccadoro", ed il suo soprannome la dice lunga sulla sua specialità, per la quale può permettersi di chiedere una bella cifra ben sapendo che il cliente poi tornerà a cercarla.
Aveva notato la Ferrari nel parcheggio prospiciente l'ingresso della discoteca, e si era ripromessa di adescarne il proprietario tanto per chiudere in bellezza la nottata. Di sicuro il tipo era danaroso, e poco importa se fosse stato un po' ... come diceva la sua coinquilina? ... ah, si, un po' "tamarro", di sicuro gli avrebbe spillato un bel po' di soldi, e tra i suoi parametri di scelta del cliente quello economico aveva il suo peso.
Le cose poi si sono svolte secondo i suoi piani, verso le 4 del mattino un tipo alto, palestrato, con una faccia da pugile suonato e visibilmente ubriaco si avvicina all'auto e subito Svetka sfodera la sua voce suadente dall'accento sensualmente esotico " non finire la notte da solo, Svetka ti farà compagnia". Il tipo con la faccia da pugile suonato la squadra con lo sguardo acquoso di chi nelle vene ha più alcool che sangue. " È ubriaco - pensa Svetka - meglio, così posso fare un lavoretto veloce e nemmeno troppo accurato" e già pregusta il contatto delle banconote con la pelle lattea del suo seno prosperoso ed il loro fruscio a contatto con il reggiseno di finto pizzo. Il tipo con voce impastata la invita a salire in auto, poi la spiazza con una richiesta stramba: " so chi sei, sei quella che chiamano boccadoro, sei famosa qui in giro, lo sai? " - farfuglia strascicando le parole - " allora facciamo così, io ti do 500 euro se tu mi fai il servizio mentre io guido questo gioiellino a zonzo per il piazzale" - e la fissa con un sorriso ebete stampato sulla faccia.

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7 commenti:

  • Simona Durante il 27/06/2011 07:51
    grazie Massimo
  • Massimo Di Stefano il 25/06/2011 13:13
    come al solito, ben scritto, mi piace!
  • ELISA DURANTE il 22/06/2011 18:35
    Leggerezza, disincanto, praticità... Una furba, questa irregolare? A me ha fatto girare parecchio, ma solo perchè non paga le tasse! E farei un bell'accertamento fiscale al possessore della macchinona!
  • Simona Durante il 22/06/2011 15:28
    vai nel menù a tendina " racconti", in fondo, c'è una voce " cerca tra le opere", digita il nome del tuo racconto e clicka invia. Di solito la pubblicazione non è immediata, perchè il racconto viene letto e giudicato "pubblicabile", comunque in giornata dovresti vederlo pubblicato.
  • Giulia R. il 22/06/2011 14:13
    Ascolta ho scritto un racconto anche io ma... non riesco a vedere se me lo ha pubblicato o meno!! come si fa
  • Simona Durante il 22/06/2011 13:48
    Grazie Giulia, e benvenuta!
  • Giulia R. il 22/06/2011 13:47
    mi piace io sono nuova su questo sito e non so come funzionano qui i commenti ma penso che come primo racconto letto nn sia male

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