username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Ossigeno al fuoco

Le ho chiesto di sposarmi, avrei voluto farlo per la meraviglia di essere per sempre, la meraviglia dell'inganno.
"Ma riesci a immaginarlo?" dissi, quasi assente naufrago in un mare dove milioni di pesci erano i miei pensieri.
"Mi vestirò di bianco." Mi rispose con gli occhi lucidi di lacrime discrete e vere.
Decidemmo la data e fu come ossigeno al fuoco nell'immutabile bruciare del tempo.
Autunno, nel colore dei viali di foglie cadute, ad accompagnarmi mia sorella al mio fianco, incontro alla mia promessa.
I suoi passi non spostano una foglia, leggera, in armonia mi tiene la mano, la sento fresca, sicura, è come un bacio
li dove fa più male li dove solo lei sa salvare.
Il ricordo è di visi noti e cosmeticiabiti di mezza stagione ed io fermo in piedi, la sensazione delle mani ingombranti e sempre fuori posto, una smorfia che è il sorriso di nervi matti.
Ancora nessuno, io ancora in un mare di pensieri d'acqua.
Così passa un'ora che non ha ossigeno, che non respira finché ancora mia sorella, la mano fresca e perfetta come rami di seta viva protesi verso il sole mi riporta al movimento del corpo e dell'aria sul viso. Un finale senza alcun inizio.

 

0
5 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

5 commenti:

  • Anonimo il 19/12/2011 13:13
    Confuso ma affascinante. Bravissimo
  • Menichetti Serenella il 05/08/2011 22:10
    Un finale senza alcun inizio. Succede purtroppo anche nella realtà. In questi giorni mi è stato restituito un dono di nozze. Simpaicissimo, racconto breve.
  • Bruno Briasco il 22/07/2011 13:42
    Ti ringrazio della precisazione. L'avevo intuito, ma effettivamente era un po' vaga. Un abbraccio
  • yuri deriu il 22/07/2011 08:40
    ciao bruno, praticamente la tipa non si è presentata il giorno delle nozze, l'ha scaricato per dirla semplice...è un ricordo divenuto quasi surreale vissuto in uno stato confusionale. L'unico riavvicinamento alla realta avviene attraverso le mani della sorella del protagonista che lo accompagnano verso l'altare... e via dall'altare. In effetti è solo parte di una storia più articolata, in effetti letta cosi è un po vaga. Come i ricordi forse.
  • Bruno Briasco il 21/07/2011 17:12
    Scusami Yuri ma non ho capito proprio tutto il discorso. Potresti essere più specifico?

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0